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Dieci milioni di euro trasferiti illegalmente in Cina, chiuso money transfer in via Pistoiese e denunciati i titolari e 12 imprenditori
In meno di un anno e mezzo hanno trasferito illecitamente in Cina 10 milioni di euro, provenienti da reati quali evasione fiscale e contraffazione. E’ l’accusa che ha portato alla denuncia di 12 imprenditori cinesi del tessile-abbigliamento, tutti di Prato, eccetto uno di Massa Carrara. L’inchiesta della Procura di Prato, condotta dalla Guardia di Finanza, ruota attorno ad un money transfer di via Pistoiese gestito da due cittadini cinesi, anch’essi denunciati, per il reato di riciclaggio. Da qui partiva il fiume di denaro sporco verso la Cina, con il sistema dello “smurfing”, ovvero il frazionamento delle somme sotto la soglia di legge dei mille euro, intestando ogni singola operazione a dei prestanome, ben 2500, spesso procurati dall’agenzia di money transfer e all’oscuro dell’illecito. Uno dei due titolari dell’agenzia, submandataria della Western Union, si era messo in proprio aprendo l’esercizio nel luglio 2010 dopo essere stato dipendente dell’agenzia Sweet point di via Filzi, già al centro di una delle più grandi operazioni anti-riciclaggio in Italia. Rispetto ad allora, la legge ha ridotto da duemila a mille euro la soglia massima giornaliera per l’invio di denaro con i money transfer. Una restrizione, unita alle indagini della Finanza, che ha indotto a maggiore cautela gli agenti e gli imprenditori dediti al riciclaggio, ma che non ha estirpato il fenomeno. Rispetto alle precedenti indagini è aumentato il numero di prestanome, e sono diminuiti i volumi, ma si è fatta anche strada l’usanza di chiudere e riaprire nel giro di un anno le società operanti nei servizi di money transfer, per evadere i controlli. La stessa agenzia di via Pistoiese è stata chiusa, a seguito dei controlli della Finanza, nel febbraio 2012.
Come spiegato anche dal sostituto procuratore Laura Canovai, il compito degli investigatori è quello di ricondurre le molteplici operazioni ad una singola persona, cosa non semplice, che richiede un gran numero di appostamenti e indagini tecniche da parte dei finanzieri, i quali hanno recuperato numerosi tagliandi di avvenuta spedizione dei soldi nelle mani di poche persone. La Procura cercherà di recuperare il denaro sporco, chiedendo il sequestro di beni per equivalente, ma i soldi arrivati a destinazione in Cina non sono aggredibili.
Secondo le Fiamme Gialle, in 17 mesi l’agenzia di via Pistoiese ha spedito all’estero 29 milioni di euro, di cui 10 oggetto di riciclaggio. Considerato che la commissione è del 3%, il profitto illecito dell’agenzia di money transfer ammonterebbe a 300 mila euro.
L’evasione fiscale contestata agli imprenditori accusati di trasferimento fraudolento di valuta, ammonta a circa 300 – 400 mila euro per ciascuna società. Dario Zona
PRATO新闻网站7月11日消息:千万欧元被非法汇到中国,VIA PISTOIESE一汇款中心被关,12名企业主被控告。在一年半的时间有10,000,000欧元被汇到中国去了,这些钱的来源都是偷税漏税和造假的非法所得。因此有12名从事服装及纺织品行业的华人企业主被控告,全是住在PRATO的,只有一个例外是住在MASSA CARRARA的。此案由检察官以及税警负责调查以一家VIA PISTOIESE的汇款为中心的案件,此汇款中心是由两名华人经营的,被控告洗黑钱。、、、、、、 (全文太长,先只翻译开头的主要内容。 意大利华人街网站alexzou编译)
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