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发表于 2013-12-18 15:08:25
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本帖最后由 末代华侨 于 2013-12-18 15:25 编辑
Genova - I commercianti di Sestri alzano le barricate. Temono di ritrovarsi con un nuovo negozio al posto della Upim dal prossimo gennaio, proprio nel corso principale della delegazione del Ponente genovese. Un negozio cinese. Il meno gradito. E si dicono pronti a dimostrazioni, manifestazioni e proteste. Fino all’iniziativa più clamorosa: la chiusura dei conti aperti in Banca Carige, proprietaria dello stabile.
«Se dovesse essere confermata la vendita o l’affitto dei locali Upim ai cinesi siamo pronti anche a chiudere il nostro conto con la banca. E non sarebbe un sacrificio da poco».
Agostino Gazzo, presidente del Civ di Sestri, tra le collane e gli orecchini della sua gioielleria, è pronto a dare battaglia con il suo esercito, quello dei negozianti di Sestri.
«Carige non è un privato qualsiasi che decide di cedere l’attività - afferma - . Ha un legame forte con il territorio, è un simbolo. Noi non ce l’abbiamo con i cinesi, non è razzismo. Però chiediamo chiarezza e controlli per tutti, per i piccoli negozi come per le grandi catene, italiane e straniere. Per poter investire dobbiamo fornire garanzie alle banche prima di avere la liquidità necessaria. Altri non hanno questo problema. Le regole del gioco sono diverse. E allora è inevitabile che il gioco penda da una parte».
Schierata dalla sua parte, la vice del Civ, Federica Leoncini: «Se arrivano in via Sestri sarà un colpo al territorio. Io lavoro qui da dodici anni e vedo che dal quartiere stanno sparendo le botteghe».
«Se Carige, che vive di territorio, dovesse affittare o addirittura vendere a cinesi - aggiunge - noi come consorzio ci riuniremo e prenderemo provvedimenti. Sì, anche la chiusura dei nostri conti. Per ora nessuno ci ha interpellato».
Una minaccia che tuttavia rischia di rivelarsi inutile. Carige fa sapere che formalmente non ha ricevuto alcuna comunicazione da parte di Upim. Ma visto che qualche settimana fa Upim ha confermato, proprio al Secolo XIX, che a Sestri chiuderà i battenti, potrebbe trattarsi di una normale cessione della licenza, con annesso il contratto di locazione. In questo caso la banca, in qualità di proprietario d’immobile, non avrebbe alcun diritto di scelta nei confronti del nuovo “inquilino”.
Tuttavia l’ipotesi che il nuovo sia un maxi negozio cinese - come si dice da settimane - spaventa i commercianti, che “minacciano” provvedimenti drastici. «In questo momento il mercato è in crisi - aggiunge Gazzo - di certo non possiamo bloccare un privato che ha la volontà di investire, anzi siamo felici se davvero qualcuno vuole. D’altra parte, però, dispiace non poter fare investimenti per conto nostro per i problemi del finanziamento dalle banche».
sestri 主街意大利店口商人因害怕华人超市的开启 能恶化现在经济危机 加深生意不良的情况 联合抗议华人超市进入
店面以前是ex连锁upim 现已关门 意大利商人决定如果此店面的房东(意大利genova地方银行carige) 如果租给中国人 就全部在此银行关户口。。。。
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