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本帖最后由 罗马诚信事务所 于 2014-6-14 09:04 编辑
此刻!——意大利华人之挑战与前景!
很多街友应该已经发现近期意大利各大媒体在大篇幅报道关于意大利总理MATTEO RENZI的亚洲之行,而中国则是在他此次行程中最重要的目的地之一。今天的中国对于西方国家摆脱经济危机具有举足轻重的地位,而在世界经济发展历史的关键点上我们海外华人将面临怎样挑战与前景呢?
根据此篇新闻报道简述
中国移民最早抵达意大利是在19世纪20年代两场世界战争间歇之间,第一批到达米兰的50名华人是来自中国浙江省。
目前意大利华人企业近4万家,
根据Rita FATIGUSO在Sole24上发表的一篇文章指出:
一半以上的华人企业分布在 Toscana(22%),Lombardia(18%)和Vene指出(11%)三个大区。华人主要分布在Prato(68%),Firenze(27%)和milano(15.5%).
2008年,意大利华人企业的年营业总额已经高达4600万欧元, 平均每家华人企业年营业额为6万3千欧元。
具一位意大利大学生的毕业论文“意大利华人企业家”中很形象地描写了华人创业基金来源,是这样写道的:“华人企业起步之金来自于亲戚和在其他欧洲国家的华人借款,或者来自于结婚礼金。”等。
根据mestre的小型企业协会调查,自2002年至2009年间,意大利华人企业共上涨了131.1%,其中最突出的是在意大利南部的calabria大区(406%),molise大区(390,9%)和basilicata大区(387.5%),北部瑞士边境的valle d aosta 大区也上涨了380%。自2008年至2011年间,尽管世界经济处于经济危机严重时期,华人在意大利的人数也上涨了26%。
此文章纯属转载翻译,如文章有翻译出入请看原文
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La presenza cinese in Italia. Numeri, sfide e prospettive10 - 06 - 2014Rossana MirandaIl premier Matteo Renzi è partito in un tour asiatico a caccia d’investimenti stranieri.Ma basta fare una passeggiata tra Corso Sempione e zona Sarpi a Milano, o tra le fabbriche nella provincia di Prato, per capire che la Cina è già presente in Italia. Le scritte dei negozi, il volto dei passanti, i profumi dei ristoranti. Sembra di essere a Pechino. Gli immigranti cinesi sono arrivati in Italia intorno agli anni ‘20, nella breve pausa tra una guerra e l’altra. I primi ad sbarcare a Milano sono stati una cinquantina di cinesi originari del Zhejiang. IL FASCINO DEL MATTONE ITALIANO Dopo avere conquistato il settore manifatturiero, oggi gli imprenditori cinesi scoprono l’edilizia italiana. Guardano soprattutto le città d’arte. La delegazione cinese del gruppo Vanke all’Expo Milano 2015 ha confermato l’aumento degli investimenti. L’impresa è leader del settore: fornisce mezzo milione di case e servizi a 1,5 milioni di cinesi e capitalizza circa 11 miliardi di euro. L’espansione punta verso Londra, ma anche Milano e Roma. PRESENZA GEOGRAFICA Le imprese individuali cinesi in Italia sono quasi 40mila. Secondo un articolo di Rita Fatiguso pubblicato sul Sole 24 ore, oltre la metà sono in tre regioni: Toscana (22%), Lombardia (18%), Veneto (11%). Gli imprenditori individuali attivi a Prato sono il 25%, a Firenze il 5,6% e a Milano il 3%; mentre la presenza cinese a Prato è del 68%, a Firenze del 27% e a Milano del 15,5%. LE IMPRESE CINESE IN ITALIA Tra le imprese cinesi presenti in Italia ci sono Bank of China (con sede a Milano dal 1998), Haier, Cosco o Baosteel, China Ocean Shipping Compan e Nanjing Automotive Corporation. Dal 2007 ha aperto China Milan Equity Exchange, una società di consulenza che assiste le imprese italiane che vogliono approfittare il processo di privatizzazione delle società cinesi. PROSPERI FATTURATI Ma più importante di quante sono è quanto producono. Nel 2008 il volume d’affari delle imprese con titolare cinese è stato di 46 milioni di euro; il secondo dopo le attività con titolari rumeni, che hanno un numero di imprese quattro volte maggiore. Gli imprenditori cinesi fatturano in media 63mila euro, dopo gli egiziani e i tunisini, mentre metà delle imprese ha un fatturato sotto i 20mila euro. Circa il 30% fattura oltre 50mila euro. LE TIPOLOGIE DELLE SOCIETÀ CINESI Nella sua tesi di laurea, “L’imprenditoria cinese in Italia”,Nicoletta Bressan, spiega le diverse tipologie socio-culturali delle società cinesi: “Il finanziamento delle imprese in Italia può essere sponsorizzato da parenti e connazionali emigrati in altri paesi europei, in forma diretta, attraverso prestiti finalizzati all’apertura di imprese, o cerimonie famigliari (matrimoni), che mobilitano ingenti capitali in una logica di reciprocità. Adesso, ci si mettono anche le banche cinesi”. BENVENUTI AL SUD Secondo un rapporto dell’Associazione Artigiani Piccole Imprese di Mestre, tra il 2002 e il 2009 gli imprenditori cinesi presenti in Italia sono aumentati del 131.1%, con picchi del 406% in Calabria, del 390,9% in Molise, del 387,5% in Basilicata e del 380% in Valle d’Aosta. Tra il 2008 e il 2011, nonostante la crisi economica, la presenza cinese in Italia è aumentata del 26%. IMPRENDITORIA IN AUMENTO In Italia, circa 415mila imprese hanno a capo uno straniero, secondo uno studio di Unione Camere del 2011. I cinesi, insieme a marocchini, rumeni e albanesi, sono il 56,9% dei titolari delle imprese in Italia. L’imprenditoria cinese ha un indice di aumento del 14,7%. IL PRESTIGIO DELLA LONTANANZA In un intervento pubblicato oggi sul Messaggero con il titolo “Renzi in Cina per cogliere insieme le tante opportunità di sviluppo”, l’ambasciatore cinese in Italia, Li Ruiyu, ha scritto: “C’è un antico proverbio che recita Major e longinquo reverentia, che letteralmente significa ‘la lontananza aumenta il prestigio’. Descrive perfettamente il legame tra i nostri popoli e il sentimento di amicizia che ci lega. Sono convinto che con lo sviluppo della striscia economica della via della seta l’Italia e la Cina vedranno i loro momenti migliori”.
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