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本帖最后由 alexzou 于 2015-3-26 12:47 编辑
25.03.2015 h 09:02
Smantellata banda di trafficanti di droga: tre arresti dei carabinieri Blitz a Prato, a Bologna e a Rovigo contro un'organizzazione cinese che produceva e spediva ingenti quantità di marijuana all'estero. Lo stupefacente coltivato all'interno di capannoni industriali dismessi
Una maxi organizzazione specializzata nella produzione intensiva di marijuana è stata smantellata, nella giornata di ieri 24 marzo, dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Prato che hanno eseguito in città, a Bologna e a Rovigo una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre cinesi. Gli arresti rientrano nell’ambito di un’indagine tesa a smantellare un’organizzazione dedita alla coltivazione e produzione intensiva di marijuana destinata all’estero. Lo stupefacente sarebbe stato coltivato all'interno di capannoni industriali dismessi. Contestata l'associazione a delinquere.
Nel corso delle operazioni ,svolte con la collaborazione dei carabinieri di Bologna e Rovigo, sono stati effettuati numerosi arresti in flagranza di reato.
Ulteriori particolari saranno illustrati durante una conferenza stampa che si terrà stamani nell'ufficio del Procuratore della Repubblica di Prato.
视频：
欧洲《华人街》编译PRATO新闻网报道2015年3月25日消息：宪兵捣毁一个贩毒集团：三人被捕。PRATO，BOLOGNA和ROVIGO对一个生产和往国外运送大麻的华人非法组织进行了突击行动。毒品是在废弃的工业厂房里种植的。
一个特大的专门从事生产大麻的组织于昨日3月24日被PRATO宪兵调查部门捣毁并在本市和在BOLOGNA和在ROVIGO的调查后对三名华人采取了预防性羁押在监狱的措施。被逮捕的人是归于一个广泛的调查旨在捣毁一个种植和生产供给国外市场的大麻的组织。这些毒品应该是在一些废弃的厂房里种植的。他们被控有组织犯罪。
进一步消息和细节将在今日于PRATO共和国检察院办公室举行的记者发布会上公布。
（alexzou编译） 【此篇图文报道只按原新闻网站对此事件的说法编译，并不代表译者和本网站观点】
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25.03.2015 h 09:02
Smantellata banda di trafficanti di droga: tre arresti dei carabinieri Blitz a Prato, a Bologna e a Rovigo contro un'organizzazione cinese che produceva e spediva ingenti quantità di marijuana all'estero. Lo stupefacente coltivato all'interno di capannoni industriali dismessi
Una delle piantagioni sequestrate
Capannoni trasformati in serre attrezzate per alimentare un sistema industriale di coltivazione e vendita di marijuana che ogni pochi giorni permetteva di inviare droga all'estero, in particolare nell'Irlanda del Nord dove il valore delle marijuana è tre volte superiore a quello italiano: 20 sterline al grammo. A bloccare il lucroso traffico sono stati i carabinieri di Prato, coordinati dal sostituto procuratore Lorenzo Gestri. Ieri, martedì 24 marzo, gli uomini del Nucleo Investigativo hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip Angela Fantechi, e arrestato cinque persone in flagranza di reato per traffico internazionale di droga. Sono tutti cittadini di origine cinese, dimoranti a Prato. Uno dei tre orientali colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere era già dietro le sbarre per rapina. I cinque finiti in manette in flagranza sono "braccia operative dell'organizzazione, semplici operai che si occupavano delle serre notte e giorno, dormendo all'interno dei capannoni. Le indagini sono partite dalla città laniera perchè è qui che è stata trovata la prima fabbrica-serra, lo scorso settembre, precisamente a Sant'Ippolito di Galciana. Nell'immobile c'erano 2500 piante. All'epoca non ci furono arresti perchè al momento del ritrovamento non era presente nessuno, ma l'indagine si è messa in moto e a poco è valso cambiare zona per non essere scoperti. Ieri sono stati sequestrati due capannoni serra a Bologna e uno a Rovigo. Complessivamente sono state trovate nove mila piante, 27 chili di marijuana, 590 lampade al vapore di sodio. Altri 40 chili di marijuana sono stati trovati al cinese con passaporto britannico arrestato a Belfast, base di smistamento della droga destinata al Regno Unito, inviata tramite uno spedizioniere di via Pistoiese risultato estraneo ai fatti. Grazie anche alla collaborazione delle autorità inglese è stato possibile un proficuo scambio di informazioni e ricostruire il giro di affari del sistema: nel 2014 sono stati spediti 80 pacchi pari a circa 800 kg di marijuana. Lo scorso gennaio alla frontiera di Belfast sono stati sequestrati 20 chili di marijuana divisa in pacchi provenienti da Prato con corriere espresso. La droga era sottovuoto per non farne sentire l'odore.
"Si trattava di una vera e propria produzione industriale di marijuana. – spiegaVitantonio Sisto, comandante del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Prato –Con l'uso di soppalchi e divisori di cartongesso, le piante erano suddivise in vari stadi vegetativi, tanto da ottenere circa 100 kg al mese di prodotto finito pronto alla spedizione".
Il sostituto procuratore Lorenzo Gestri ha spiegato che "sono stati utilizzati schemi tradizionali d'indagine, alternando appostamenti, foto, annotazioni di servizio. Nessuna intercettazione telefonica perchè i cinesi finiti in carcere non usavano telefoni".
Da aggiungere che le lampade per ricreare l'effetto serra erano alimentate da energia elettrica rubata alla rete industriale e trasformata in domestica con un apposito differenziale che avrebbe anche potuto provocare un corto circuito. Molto pericoloso quindi per l'incolumità pubblica.
Per usare le parole del procuratore Antonio Sangermano è stato smantellato "un sistema ingegnoso e surrettizio grazie al lavoro capillare dei carabinieri. Un lavoro che è stato molto apprezzato nel Regno Unito. Il prestigio internazionale dell'Italia c'è a cuore".
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