è possibile, per le donne in stato di gravidanza, richiedere un permesso di soggiorno per cure mediche (gravidanza) dal momento in cui viene certificato lo stato di gravidanza e per il periodo dei sei mesi successivi alla nascita del figlio.
Il permesso di soggiorno per cure mediche viene revocato in caso di interruzione volontaria di gravidanza mentre viene rinnovato fino ai sei mesi dalla data presunta di nascita del figlio anche in caso di morte del nascituro al momento del parto.
Il padre del nascituro coniugato alla madre
Una importantissima sentenza della corte costituzionale, nel luglio 2000, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 19, comma 2, lettera d)nella parte in cui non prevede lo stesso diritto anche a favore del marito convivente con la donna in gravidanza.
Pertanto il permesso di soggiorno per cure mediche viene rilasciato anche in favore del marito convivente della donna in stato di gravidanza
E’ escluso dal rilascio del PDS per cure mediche il padre non coniugato del nascituro.
Il PDS per cure mediche non consente di svolgere attività lavorativa.
il permesso di soggiorno per cure mediche viene rilasciato anche in favore del marito convivente della donna in stato di gravidanza
Istanza compilata e sottoscritta dall’interessato (Modulo 1 - 209);
Marca da bollo da euro 14,62;
Fotografie formato tessera avente posa uguale;
Copia fotostatica del passaporto (pagine relative a dati anagrafici, foto, date di rilascio e scadenza, visto di ingresso e timbri frontiera Schengen);
Certificazione medica rilasciata da una struttura pubblica, oppure certificato rilasciato da struttura o medico privato con vidimazione dell’ASL, attestante lo stato di gravidanza e la data presunta del parto;
Autocertificazione o certificato di residenza o dichiarazione d'ospitalità
Certificato di nascita del neonato con indicazione delle generalità dei genitori.
possibile la conversione del titolo di soggiorno per gravidanza in PDS per motivi di famiglia quando il familiare dello straniero sia in possesso dei requisiti di reddito ed alloggio previsti