Mutui facili ai cinesi, Bankitalia apre un’indagine. Interrogati i direttori di filiale

5 Maggio 2013 Categoria: Cronaca, politica, Primopiano, Vita in città

Bankitalia ha aperto un’indagine sul caso dei mutui facili erogati in città ai cittadini cinesi. Tutto è partito dall’esposto presentato in Procura dalla polizia municipale con il supporto dell’assessore Aldo Milone, che ha posto sotto la lente d’ingrandimento circa 1000 casi in cui sono stati concessi da parte delle banche prestiti e mutui a soggetti cinesi con dichiarazioni dei redditi quasi irrisorie che si attestano fra i 5mila e i 6mila euro. Guadagni dichiarati che sono però bastati per ottenere fidi dai 150mila ai 300mila euro, utilizzati per finanziare l’attività industriale o per l’acquisto di case. Ora, dopo l’indagine aperta in città sul Monte dei Paschi di Siena da parte di Procura e Guardia di Finanza, arriva la notizia dell’interessamento al caso di Bankitalia, riportata dal Corriere Fiorentino. Sono due le divisioni che stanno portando avanti i controlli: l’area di vigilanza e l’unità di informazioni finanziarie. Bankitalia ha interrogato alcuni direttori di filiale in città, chiedendo lumi sull’elargizione di questi fidi agli orientali. Due le ipotesi sui quali gli uomini di palazzo Koch starebbero lavorando. Da un lato ci sarebbe quella del riciclaggio di denaro, derivante probabilmente da attività illegali all’interno della Chinatown pratese o da evasione fiscale. Dall’altro l’ipotesi che le banche siano state “beffate” dagli stessi cinesi, alcuni dei quali sono tornati nel loro paese e non avrebbero più saldato il mutuo, lasciando nelle mani degli istituti di credito soltanto immobili di scarso valore.
Sull’argomento interviene anche l’assessore Aldo Milone che spiega: “Finalmente si muove qualcosa dopo il mio esposto – dice – Stanno indagando due uffici di Bankitalia, questo vuol dire che i documenti inoltrati hanno più di un fondamento e non poteva essere diversamente anche perchè sono di una chiarezza impressionante e con elementi inconfutabili. Purtroppo la mia precedente esperienza professionale nella Polizia di Stato e nei Servizi di Sicurezza, mi porta a non fare il politico ma il più delle volte l’investigatore e non so se questo è un pregio o un difetto. Quest’indagine deve essere portata avanti e deve fare chiarezza soprattutto per una giustizia sociale nei confronti di artigiani, piccoli imprenditori, commercianti e giovani coppie a cui sono stati negati mutui o anche piccoli prestiti. Mi chiedo quanti artigiani o piccoli imprenditori sono stati costretti a chiudere la loro attività di fronte al diniego delle banche, mentre ai cinesi venivano dati mutui che superavano i 200.000 euro con dichiarazioni dei redditi di poche migliaia di euro? Spero che sia fatta piena luce su questo fenomeno.