MAGIONE - Clamorosa e rapida svolta nel mistero della studentessa morta e trovata sotto un cespuglio in un parcheggio a Monte del lago. Fermato domenica dai carabinieri nel nord Italia un giovane italiano che sarebbe implicato nell'omissione di soccorso e occultamento di cadavere Le indagini dei carabinieri sono arrivate fin fuori regione, dove i militari avrebbero individuato una persona probabilmente coinvolta nella morte della diciannovenne di nazionalità cinese.
Il mistero è iniziato alle 2.30 di domenica notte, quando due ragazzi hanno notato due piedi sbucare da sotto un cespuglio all’interno di un boschetto vicino alla strada sterrata utilizzata da parcheggio. Due piedi. Immobili e spaventosi. È scattato l’allarme e sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Magione, poi coadiuvati dai colleghi del comando di Città della Pieve diretto da Marcello Sardu e dagli uomini del comando provinciale di Perugia agli ordini del colonnello Angelo Cuneo. Sul posto anche il sostituto procuratore Massimo Casucci e il medico legale Gualtiero Gualtieri, che effettuerà l’autopsia domani. Ma da una prima ricognizione pare non ci fossero segni di violenza.
Nessun segno di violenza, tranne una ferita alla testa che comunque non sembrerebbe poter aver causato la morte della giovane, arrivata a Perugia ad aprile 2013. Sarà l’autopsia, disposta dal pm ed effettuata da Gualtieri insieme al collega Luca Bacci, a chiarire le cause della morte e il significato di quel colpo in testa. Ieri, dopo la prima ispezione del corpo, non pareva ci fossero lesioni traumatiche evidenti e tali da far pensare a una morte violenta e quindi a un omicidio. Il sospetto va quindi verso un malore magari causato da un mix di alcol e forse anche di droga: aspetti da chiarire grazie alle analisi tossicologiche.
La morte sembrerebbe avvenuta nella serata di sabato, ma probabilmente lontano dal luogo del ritrovamento: si stanno infatti analizzando i vestiti con cui la ragazza, iscritta all’Università per stranieri, è stata ritrovata. Un paio di fuseaux e una maglietta nera integri sottoposti ad analisi per capire da dove il corpo sia stato trasportato prima di arrivare sotto quel cespuglio.
Secondo le prime risultanze delle indagini (coordinate dai carabinieri del reparto operativo guidato dal tenente colonnello Pierugo Todini), concentrate al momento sull’occultamento di cadavere e l’omissione di soccorso, è certo infatti che la ragazza non sia arrivata da sola in quel piazzale sterrato, usato come parcheggio dei lidi in direzione Torricella. E anche se la morte fosse avvenuta per cause naturali, perché qualcuno l’avrebbe nascosta invece di chiamare i soccorsi? Era un cadavere che doveva non essere visto o scoperto piú tardi possibile? Magari per consentire la fuga di chi è stato coinvolto nel decesso in qualsiasi modo? Le prossime ore saranno decisive per dare una risposta a tutti gli interrogativi.

La giovane studentessa cinese era arrivata Perugia lo scorso aprile per iscriversi all’Università per stranieri. Sembra avesse trovato casa proprio nella zona di piazza Grimana.
«La ragazza era iscritta ai nostri corsi di lingua previsti dal programma Marco Polo - conferma il rettore della Stranieri, Giovanni Paciullo -, quelli necessari per poi passare ai corsi laurea. Era arrivata qui solo pochi mesi fa. Abbiamo già avvertito la responsabile del suo corso e sappiamo che i carabinieri hanno preso contatti con il consolato cinese per rintracciare la famiglia della sfortunata ragazza».