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Gdf di Padova sequestra 11 milioni di prodotti cinesi contraffatti
ultimo aggiornamento: 23 luglio, ore 14:34
Padova - (Adnkronos) - Con l'operazione ''Plastik'' smantellata un'organizzazione criminale e denunciate tre persone. Volume degli scambi realizzati stimato in oltre 6 milioni di euro. ''Verso questo genere di reati deve esservi tolleranza zero ad ogni livello'' ha sottolineato il presidente della Regione, Luca Zaia, complimentandosi con le Fiamme Gialle
Adnkronos新闻网PADOVA7月23日消息:PADOVA省的税警的‘PLASTIK’‘塑料’行动中捣毁了一个犯罪团伙及控告了3名华人。没收了11’000 000件中国制造的假冒的商品,估计涉及金额高于600万欧元。、、、、、、
Padova, 23 lug. - (Adnkronos) - La Guardia di finanza di Padova ha sequestrato oltre 11 milioni di prodotti importati dalla Cina con false attestazioni 'Ce' nell'ambito di un'operazione denominata 'Plastik'. Smantellata un'organizzazione criminale operante sul territorio nazionale e denunciati tre soggetti di etnia cinese per associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio.
''Complimenti alla Guardia di Finanza, che con l'operazione ''Plastik'', ha sequestrato 11 milioni di prodotti cinesi con false attestazioni comunitarie. Dobbiamo tutti contrastare questi fenomeni, che alimentano un'economia illegale, che danneggia gli operatori onesti, crea disoccupazione, ruba all'erario, inganna i cittadini''. Cosi' il presidente del Veneto Luca Zaia.
''Verso questo genere di reati deve esservi tolleranza zero ad ogni livello, che deve partire da un controllo sociale e collettivo - ha aggiunto Zaia. L'abnegazione delle forze dell'ordine e' encomiabile e la cura nelle indagini essenziale, ma occorre segnalare ogni manifestazione di simili fenomeni, dove spesso il venditore abusivo in strada e' solo l'anello terminale di una rete criminale di livello internazionale, che inganna, e non di rado lucra, anche sulla pelle dei consumatori e soprattutto causa danni enormi alla societa' civile e a tutti i cittadini''.
La merce sequestrata, tra cui casalinghi, articoli di ferramenta, prodotti per l'igiene personale e la cosmesi, cancelleria e giocattoli per i piu' piccoli, veniva importata dal sud-est asiatico grazie ad un articolato sistema di frode ideato appositamente per far giungere in Italia prodotti non sicuri e low cost da immettere sul mercato ai danni dei cittadini e di ignari commercianti. Le indagini sono state avviate dagli uomini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Padova dopo il rinvenimento nel mese di dicembre 2012, all'interno di un magazzino ubicato nella provincia di Padova, di circa un migliaio di prodotti casalinghi casa recanti una falsa marcatura Ce.
Gli accertamenti coordinati dall'Autorita' Giudiziaria, condotti anche attraverso la cooperazione internazionale realizzata tramite gli uffici centrali della Guardia di Finanza di Roma, hanno consentito di individuare l'organizzazione criminale e sequestrare l'intero quantitativo introdotto illegalmente sul territorio nazionale. La ricostruzione dei flussi commerciali e le evidenze investigative acquisite sul conto delle societa' estere coinvolte hanno permesso di accertare che la quasi totalita' della documentazione che accompagnava i prodotti provenienti dalla Cina era stata rilasciata da organismi inesistenti o non abilitati a certificare la regolarita' dei prodotti.
I falsi documenti di conformita' venivano utilizzati dai membri dell'organizzazione, cosi' come emerso nel corso delle indagini, per superare i controlli doganali e far giungere presso due magazzini di stoccaggio siti in Padova e Concorezzo (Mb) i prodotti illeciti che immediatamente venivano smistati nei negozi di tutta Italia dove venivano venduti, a prezzi bassissimi, come prodotti certificati ma che in realta' non erano in alcun modo conformi agli standard di sicurezza comunitari e quindi potenzialmente pericolosi e/o nocivi.
Al termine delle indagini, sono stati sottoposti a sequestro 11.226.363 prodotti giunti sul territorio nazionale attraverso il meccanismo di frode. Le indagini, avviate nel dicembre 2012 e concluse nel mese di luglio 2013, hanno inoltre permesso di deferire alla competente Autorita' Giudiziaria tre soggetti di etnia cinese nonche' disarticolare un articolato meccanismo di frode che, nel giro di pochi mesi, aveva permesso agli indagati di imporsi sul mercato nazionale sbaragliando la concorrenza e realizzando ingenti guadagni. Si stima che il volume degli scambi realizzati si aggiri sulla cifra di oltre 6.000.000 di euro.
Insieme all'Ufficio Antifrode dell'Agenzia delle Dogane e' stato imposto il blocco delle importazioni effettuate dalle societa' coinvolte al fine di impedire che merce non sicura come quella rinvenuta nel corso dell'operazione possa, nel futuro, giungere sul territorio nazionale.
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