I carabinieri, in collaborazione con personale dell’Asl e dell’Inps di Nola hanno effettuato un servizio per il contrasto al fenomeno del lavoro sommerso ed hanno denunciato una cittadina cinese 47enne, residente a Boscoreale, titolare di un opificio in cui erano impiegati due lavoratori “a nero”, uno dei quali è risultato essere anche clandestino.

I militari hanno anche accertato che la struttura, di circa 300 mq, aveva, inoltre, gravi carenze in materia di sicurezza sul lavoro. Alla titolare sono state contestate anche violazioni alla norme per la tutela dell’ambiente perché l’azienda era sprovvista di contratto per lo smaltimento dei rifiuti e dei registri di carico e scarico, la cui tenuta è obbligatoria.