Uno degli autisti era anche drogatoSia il 27enne di Formigine sia il cinese di 41 anni erano ubriachi, ora dovranno rispondere entrambi di omicidio colposo
CASTELLARANO. Omicidio colposo e guida in stato d’ebbrezza: di queste accuse dovranno rispondere non uno, ma entrambi gli automobilisti coinvolti nello schianto costato la vita a Leonardo Ricci e Mariquita Bedeschi, il 14 febbraio scorso.
Non solo. Alla denuncia per guida in stato di ebbrezza, per uno dei due conducenti si aggiunge pure quella per guida sotto l’effetto di stupefacenti. I due automobilisti erano ubriachi quella sera, e uno di loro pure drogato: questo l’esito delle analisi compiute sui due conducenti, subito dopo lo schianto, dalle forze dell’ordine intervenute, i carabinieri di Castellarano.
Si chiude così il cerchio delle indagini e si chiariscono dunque le presunte (almeno fino alla chiusura del processo) responsabilità per la morte dei due amici: Marequita Bedeschi, 39 anni che ha lasciato anche orfana una figlia di 7, e Leonardo Ricci, 41.
A dover rispondere di omicidio colposo saranno dunque entrambi gli automobilisti. I due quella sera sono stati coinvolti entrambi nell’impatto: uno molto più direttamente, il cittadino cinese di 41 anni, Guanzong Zhou che guidava la Mercedes 220 C scontratasi frontalmente con la Fiat Punto di Ricci, mentre quest’ultima si trovava correttamente posizionata sulla propria corsia; l’altro, il 27enne residente a Formigine (Modena) a bordo di una Citroen C4 che quella sera era sopraggiunta dopo il primo scontro, venendo coinvolta nello schianto.
Un grammo di alcol per litro di sangue è il valore alla fine riscontrato dalle analisi di laboratorio effettuate sul referto di Zhou, quando il limite imposto dalla legge è di 0,5.
Esattamente il doppio, 2 g/l, ovvero tre volte superiore al limite consentito, quello risultato dalle analisi del sangue del modenese di 27 anni. Da queste analisi però si è evidenziato che l’uomo aveva appena assunto pure droga.
Due dati che hanno aggravato, e di molto, la posizione del conducente di questa terza auto coinvolta nell’incidente e rispetto al quale, almeno inizialmente, non sembravano prefigurarsi responsabilità tanto gravi.
Invece anche il 27enne dovrà comparire in tribunale con questa pesante accusa, di omicidio colposo plurimo. Accusa che dovrà affrontare con il 41enne Zhou.
In base alle conclusioni del processo (le cui tappe sono ancora da fissare) nei loro confronti avranno facoltà di rivalersi i familiari delle due vittime. Fin dalle prime battute l’avvocato Giuseppe Pagliani è stato chiamato a tutelare la madre Maria Pia Casolari e le due sorelle (Jessica e Giorgia Bedeschi) della 39enne morta nello schianto. La donna era mamma di una bimba di sette anni, Sofia, che ora è il centro delle preoccupazioni della famiglia. (m.f.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA 14 aprile 2014