Noto artigiano finisce a processo per aver evaso 100mila euro di Iva, ma le pubbliche amministrazioni gli devono un milione per alcune forniture

di Chiara SillicaniNell’epoca in cui il presidente del consiglio Matteo Renzi punta gli occhi sui tanti fornitori della pubblica amministrazione in attesa di soldi, la storia fa notizia.Il protagonista è un noto artigiano carrarese, con un’attività ben avviata e una decina di dipendenti. Un paio di anni fa l’agenzia delle entrate bussa alle porte della sua impresa, fa un dettagliato controllo fiscale e si accorge che qualcosa non va: il contribuente, secondo l’agenzia, non ha versato l’imposta sul valore aggiunto. Per un importo di circa 100mila euro. E di quell’evasione dell’Iva adesso l’imprenditore deve rispondere in un’aula di tribunale.Ieri, di fronte al giudice Giovanni Sgambati, si è aperto il processo e l’avvocato Rinaldo Reboa, che rappresenta l’imprenditore, ha formalizzato la richiesta di rito abbreviato (procedura che esclude il dibattimento). L’artigiano, quindi, deve difendersi dall’accusa di evasione: non avrebbe versato - stando alla tesi del pubblico ministero - 100mila euro nelle casse dello Stato. Quello Stato da cui - e questa è la linea della difesa - vanterebbe, però, un credito complessivo di circa un milione di euro.L’imprenditore, infatti, è fornitore della pubblica amministrazione e della stessa Procura: gli sono stati richiesti servizi - l’avvocato Reboa ricostruisce la vicenda- e lui li ha erogati, ma non è stato pagato. Nonostante - garantisce il legale - le abbia provate tutte: le tasse arrivano puntali, lui ha dieci dipendenti da pagare e ha bisogno di incassare il credito. Non ci riesce, però. Tenta allora anche la strada della compensazione: devo versarvi 100mila euro di Iva- questa la ratio - ma voi mi dovete un milione. Riducete il credito a 900mila euro e siamo a posto, ma - parola di Reboa - anche quella via non porta alcun frutto, la compensazione non è ammessa.Il resto lo fa la crisi: il lavoro cala progressivamente, i soldi dal pubblico non entrano in cassa, gli stipendi vanno pagati e per l’artigiano non ce l’avrebbe più fatta a versare tutto il dovuto al Fisco. Adesso, nell’attesa di incassare soldi dalla pubblica amministrazione, si trova di fronte al giudice Sgambati con l’accusa di evasione.La prossima udienza è fissata per il 17 maggio.07 maggio 2014



       据IL TIRRENO新闻网2014年5月7日消息：此事件主角是一名MASSA CARRARA的当地有名的手工业企业家，有一家生意不错的企业和十余名员工。在大约两年前开始被税务局发现其纳税情况有出入，就进行了调查和打官司。昨日在在法官面前，通过辩护律师，这名企业主辩称其逃税漏税的原因：他没有缴纳根据检方所称的10网欧元给国家是因为国家行政单位欠他大约100万欧元左右的欠款。也就是说这10万欧元可能是未付钱的100万欧元欠款的IVA，所以不能因此被告上法庭。
国家拖欠付款，而税收却从不迟到的按时到来。经济危机导致生意下降，他还要支付工人的工资，要求支付款未果，称提出抵消，也就是把要交的税10万从欠他的100万欧元款项里扣除，给他90万就了结了，但是那方式并未被通过和批复。现在等待公共行政机关的付款期间，他要因逃税漏税被控而面对法官。     ---意大利华人街网站alexzou编译


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