Lo hanno distratto domandandogli informazioni su un espositore di profumi, mentre il complice si intrufolava al di là del bancone della ricevitoria, facendo razzia di tutti i gratta e vinci presenti nel locale. È successo nella tarda mattinata di giovedì alla Casa Fortuna nel centro commerciale La Corte di via Bajardi a Padova.

12MILA EURO DI BOTTINO. Stava servendo una cliente al bancone, quando un uomo e una donna gli hanno chiesto di illustrargli i prodotti di profumeria esposti su uno scaffale. Il gestore del negozio si è avvicinato all'espositore per aiutare la coppia, ignaro del raggiro. Infatti, mentre i due lo distraevano facendogli domande e oscurandogli il campo visivo, un terzo è riuscito ad introdursi nel punto vendita, accedere al banco e impossessarsi di circa 40 confezioni di gratta e vinci, da 300 tagliandi l'una. Un bottino da almeno 12mila euro, visto che ogni pacco ha un valore di 300 euro.

UN ANNO DI LAVORO. "È successo intorno alle 10.50 del mattino - spiega il titolare dell'attività - io ero impegnato con una cliente, quando un uomo e una donna hanno iniziato a fare domande sui profumi di un espositore. In realtà mi stavano distraendo - continua - poco dopo mi sono accorto che i gratta e vinci erano tutti scomparsi. Non sono neanche riuscito a vedere il ladro, perché se n'è andato prima che mi rendessi conto del furto". Un episodio che il gestore della ricevitoria Casa Fortuna non riesce a spiegarsi: "Una giornata da dimenticare, per noi vuol dire un anno di lavoro".

IL CASO. A rendere ancora più amara la disavventura, il fatto che, delle 40 confezioni rubate, 32 erano arrivate al negozio appena il giorno prima ed erano state attivate solo nella mattinata di giovedì, poco prima del furto. "Quando chiudo, anche per la pausa pranzo, i gratta e vinci li nascondo sempre, perché così stanno al sicuro - spiega ancora il gestore - questa volta erano lì perché l'attività era aperta, se non mi avessero distratto sarei stato dietro al bancone".

FURTO CON DESTREZZA. Intanto sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno potuto raccogliere informazioni sulla dinamica e sulla coppia che ha raggirato il negoziante. Del terzo non è stato possibile fornire alcun identikit perché è entrato e se n'è andato senza che il commerciante potesse notarlo. Per ora la denuncia per furto con destrezza resta a carico di ignoti.

  

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