30.03.2015 h 16:40 Grosso incendio al Macrolotto, bruciano due capannoni. Drammatico salvataggio di due operai Le fiamme sono divampate nel pomeriggio, probabilmente dal tetto dove erano in corso dei lavori. Intervenuti numerosi mezzi dei vigili del fuoco
Il video dei soccorsi, la testimonianza dell'operaio-eroe e del comandante dei vigili del fuoco
Un incendio di vaste proporzioni è scoppiato verso le 16 di oggi lunedì 30 marzo in via Onorio Vannucchi al Macrolotto. Le fiamme sono divampate in un capannone e si sono propagate anche a quello vicino. Sul posto sono confluiti numerosi mezzi dei vigili del fuoco dal vicino comando di via Paronese con rinforzi da Firenze e Pistoia..

Dall'immobile si è subito alzato un denso fumo nero che è visibile anche a distanza. Sembra che le fiamme siano partite dal tetto dove alcuni operai stavano facendo dei lavori di impermiabilizzazione con la guaina utilizzando un saldatore. Un pezzo di catrame incendiato sarebbe caduto all'interno del capannone innescando il devastante rogo.

Due degli operai, quando hanno visto alzarsi le fiamme, si sono calati all'interno del capannone, forse per spegnere le fiamme, ma hanno rischiato di restare intrappolati se non fosse intervenuto coraggiosamente il dipendente di una ditta che si trova dall'altra parte della strada. Le porte del capannone infatti erano chiuse e non era più possibile risalire sul tetto.

Giovanni Di Vico, operaio della Euromed Medical Service, non ha esitato a correre in aiuto: "Ho visto il fumo - racconta - poi ho sentito delle grida da dentro il capannone. Allora con i miei colleghi siamo corsi a vedere. Io ho preso il muletto e ho sfondato una parete del portone, e subito da lì sono usciti i due operai". Questi ultimi avevano un principio di intossicazione e uno di loro è stato portato al pronto soccorso dal 118. Il terzo operaio, invece, è sceso direttamente dal tetto.
SSecondo quanto appreso, uno dei due capannoni andati a fuoco (foto sopra di Derio Bacci), di proprietà dell'Immobiliare Marila, conteneva materiale posto sotto sequestro, in particolare tessuti sequestrati dalla Guardia di Finanza nelle ditte cinesi. I tessuti sarebbero già stati venduti all'asta dall'Isveg che aveva le chiavi dell'immobile, essendo custode giudiziario della merce. Il secondo capannone sarebbe invece sfitto.

Gli operai erano sul tetto a lavorare per sistemare i danni provocati dalla bufera di vento del 5 marzo. Probabilmente utilizzando un saldatore hanno innescato un principio d'incendio che si è propagato velocemente, trovando facile esca nelle migliaia di pezze di tessuto conservate nel capannone insieme a una grossa quantità di materie prime tessili. Gli operai sono saliti sul tetto passando dall'esterno perché il capannone non era ancora tornato nella disponibilità dei proprietari che aspettavano la rimozione di tutta la merce venduta.

Nell'aria si è diffuso un puzzo molto forte che rende difficile la respirazione. La nube si è spostata verso la zona a nord dell'incendio. I vigili del fuoco sono al lavoro per impedire che le fiamme si propaghino alle aziende confinanti. Tra queste c'è anche il capannonedella New Track, che commercializza mobili. Si tratta della stessa ditta che nell'agosto del 2013 fu coinvolta suo malgrado nell'incendio di una fabbrica cinese in via delle Fonti. Dopo il rogo l'azienda si era trasferita nel nuovo capannone. Il lavoro dei vigili del fuoco è complesso: le pareti che dividono i due capannoni bruciati da quelli confinanti vengono raffreddate con cariche di acqua per evitare surriscaldamenti che potrebbero comprometterne la stabilità.
La La polizia municipale raccomanda di percorrere strade alternative cercando di non insistere su via delle Fonti per permettere il passaggio dei mezzi di soccorso.
In via Onorio Vannucchi sono arrivate diverse pattuglie di polizia,carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale che hanno raccolto le testimonianze di chi per primo si è precipitato davanti ai magazzini in fiamme e ha dato l'allarme. Un'inchiesta è stata già aperta dal sostituto procuratore della Repubblica Celano.
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