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发表于 2013-10-20 16:00:32
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Lombardia, via libera alla legge
che combatte il gioco d'azzardo
Obbligo di formazione per i gestori e distanze minime tra le slot e scuole, chiese e 'compro oro'. La legge, approvata all'unanimità al Pirellone, prevede anche sconti fiscali a chi rinuncia alle macchinette
di ANDREA MONTANARI
Lo leggo dopo Con la nuova legge contro la ludopatia approvata all'unanimità dal Consiglio regionale, la Lombardia dichiara guerra all'invasione delle slot machine. Le macchinette di videopoker e di altri giochi che negli anni si sono moltiplicate in bar, tabaccai e sale giochi facendo della Lombardia la regione del gioco d'azzardo, con una slot machine per ogni 160 abitanti solo a Milano e un fatturato di oltre due miliardi di euro (ottanta a livello nazionale).
I racconti dei malati di videopoker Il premio per i locali senza slot
"Ora il Parlamento segua il nostro esempio e approvi una legge per combattere un fenomeno che ha ricadute sociali disastrose" ha commentato il governatore Roberto Maroni. Soddisfatto anche l'assessore comunale alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino che aggiunge: "Bene la nuova legge regionale, ora lavoriamo tutti per dare più poteri ai comuni". L'obiettivo dichiarato delle nuove norme contro il gioco d'azzardo, infatti, è quello di disincentivare l'apertura di nuove sale giochi e favorire con sconti fiscali gli esercenti che rinunceranno alle slot machine.
Meno tasse. Gli esercenti che provvederanno volontariamente alla completa disinstallazione degli apparecchi da gioco avranno uno sconto sull'Irap dello 0,92 per cento per quattro anni a decorrere dal 1° gennaio 2014. Al contrario, gli esercizi che continueranno ad ospitare le macchinette pagheranno più tasse. Lo 0,92 per cento dell'Irap per lo stesso periodo. Il maggior gettito fiscale sarà devoluto alle Asl per finanziare le cure contro la ludopatia, ovvero la dipendenza dal gioco d'azzardo. È il capitolo più innovativo della nuova legge. Visto che è l'unica disposizione che si applicherà non solo a nuovi esercizi, ma anche a quelli già esistenti.
Le distanze minime. Non sarà consentito da ora in poi aprire nuove sale giochi o installare slot machine in bar o altri esercizi a una distanza inferiore a 500 metri da luoghi sensibili come scuole, chiese e moschee, impianti sportivi, strutture residenziali o semi residenziali di ambito socio sanitario come le case di riposo, centri giovanili e oratori. I sindaci avranno il potere di individuare altri luoghi sensibili o di adottare altre forme per premiare chi rinuncerà alle macchinette.
Il marchio 'No slot'. Entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della nuova legge, la giunta predisporrà un nuovo marchio 'No slot' da esporre negli esercizi che rinunceranno ad ospitare le slot machine. La distribuzione dell'adesivo toccherà ai comuni. La nuova legge vieta inoltre qualsiasi tipo di pubblicità sull'apertura di sale da gioco. Spetterà ai sindaci la competenza sul controllo. In ogni caso, i locali che ospitano le slot machine dovranno avere spazi appositi riservati al gioco, nettamente separati dal resto dell'ambiente.
I malati di gioco. I dipartimenti dipendenze e i servizi multidisciplinari accreditati dovranno garantire ai ludopatici e ai familiari accoglienza, valutazione diagnostica, presa in carico e cura, reinserimento e coordinamento con le associazioni che si occupano di gap. Le nuove disposizioni prevedono anche l'obbligo per i titolari di locali per il gioco d'azzardo di frequentare dei corsi di formazione allo scopo di imparare a riconoscere i clienti affetti da ludopatia. Ogni anno la Regione stilerà un rapporto ad hoc sull'attività svolta e sui risultati ottenuti dalla legge e sulle criticità riscontrate.
Le sanzioni. Chi non rispetterà le distanze previste dalla nuova legge tra la sala giochi e un luogo sensibile sarà punito con una sanzione amministrativa da 5mila a 15mila euro. Chi violerà il divieto di fare pubblicità all'apertura
di nuovi locali per il gioco d'azzardo incorrerà in una sanzione da mille a 5mila euro. Stessa sanzione per gli esercenti che non parteciperanno ai corsi di formazione previsti dalle nuove norme.
I fondi regionali. Il fondo previsto dalla Regione per finanziare la nuova legge per quest'anno ammonta a 150mila euro. Alle spese per gli esercizi finanziari successivi la Regione provvederà con la legge di bilancio dei singoli esercizi finanziari. |
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