Tragedia al Macrolotto: sette i morti e tre feriti (due gravi) nella ditta andata a fuoco, ma ci sono dei dispersi
Tragedia in un’azienda del Macrolotto. Stamani poco dopo le 7 si è sviluppato un grosso incendio all’interno di una ditta di via Toscana 63/5, la Teresa Moda, di cui risulta titolare una donna cinese. Tragico il bilancio, purtroppo ancora provvisorio: sette persone sono morte, altre tre sono rimaste ferite, due di loro sono ricoverate in Rianimazione con gravi ustioni su tutto il corpo e sintomi di intossicazione. La terza ferita è invece una giovane donna che, fortunatamente, non è in gravi condizioni. Prosegue il lavoro dei vigili del fuoco alla ricerca di eventuali altre vittime. Ci sarebbero anche dei dispersi, ma non è facile capire quante fossero le persone all’interno. La polizia, intervenuta con le Volanti, ha raccolto testimonianze su circa una decina di persone presenti al momento in cui sono divampate le fiamme. Alcuni sarebbero riusciti a fuggire in tempo, altri purtroppo sono rimasti bloccati nella trappola di fuoco.
La prima vittima è un uomo ed è stato trovato verso le 9.30 dai vigili del fuoco: era in pigiama e a piedi nudi, probabilmente stava cercando di mettersi in salvo ma non è riuscito a raggiungere l’uscita. La seconda vittima è stata trovata più tardi, semisepolta dalle macerie del tetto crollato. Intorno a mezzogiorno e mezzo è stato trovato il terzo corpo e poco dopo i vigili del fuoco hanno localizzato un quarto cadavere e poi un quinto. Anche questi ultimi due erano nella parte interna del capannone. Questi ultimi quattro corpi al momento non sono ancora stati identificati e non è stato reso noto nemmeno il loro sesso, anche se ci dovrebbe essere sicuramente almeno una donna. A metà pomeriggio il bilancio si è fatto ancora più grave: i soccorritori hanno infatti rinvenuto altri due corpi.
A quanto pare sarebbe crollata proprio la parte dell’edificio dove forse si trovavano i dormitori degli operai. Il timore è quindi che altre persone possano essere rimaste intrappolate tra le macerie dei loculi, probabilmente ricavati in un’area soppalcata. Le operazioni di soccorso sono molto difficoltose, non solo per i focolai ancora presenti all’interno del capannone, ma anche per il precario stato della struttura, in parte già crollata. Non è escluso che all’interno del locale si trovassero bombole di gpl, come purtroppo constatato nella quasi totalità dei casi durante i blitz delle squadre interforze.
In mezzo alle macerie sono stati trovati anche dei giocattoli e questo fa temere per la presenza di bambini. Secondo alcune testimonianze un bambino sarebbe stato fatto uscire nei primi momenti dell’incendio da altri cinesi, ma al momento non risulta che il piccolo sia stato portato in ospedale. Questo farebbe quindi pensare che stia bene.
Sul posto sono intervenuti in forze i vigili del fuoco dalla vicina caserma di via Paronese, rinforzi sono arrivati anche da Pistoia. Il 118 ha inviato numerosi mezzi di soccorso. A quanto pare alcune delle persone all’interno del capannone stavano dormendo quando si sono sviluppate le fiamme. La prima vittima è stata trovata in pigiama, così come alcuni dei dipendenti riusciti a mettersi in salvo. Questo confermerebbe il sospetto che all’interno del capannone fossero stati ricavati dei loculi dormitorio dove abitavano alcuni dei dipendenti. Al momento è prematuro fare ipotesi sulle origini del rogo. Sembra però che le fiamme si siano sviluppate molto velocemente, anche a causa del materiale tessile presente nel capannone, intrappolando nell’edificio alcuni dei presenti. Una grossa colonna di fumo si levava dal tetto del capannone ed era visibile anche a distanza.
Sul luogo della tragedia è arrivato anche il questore di Prato, insieme al magistrato di turno, il sostituto procuratore Lorenzo Gestri. Le indagini sulle cause dell’incendio sono affidate alla squadre di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco. Anche la polizia scientifica sta facendo un sopralluogo. Qualcuno avrebbe parlato di un forte odore di gas poco prima che si sviluppasse l’incendio. Il capannone risulta essere di proprietà di una persona pratese che l’aveva affittato alla ditta cinese.
Nel pomeriggio anche il sindaco Roberto Cenni e il presidente della Regione Enrico Rossi hanno raggiunto il luogo della tragedia.
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