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CINAAssalto con i machete alla stazione
di Kunming: 28 morti e 115 feritiUn gruppo d’uomini, forse in divisa, aggredisce i passeggeri con machete e coltelli, la tv di Stato: «È terrorismo»
NASCONDI
[color=rgb(255, 255, 255) !important]Vittime e feriti nell’attacco all’arma bianca alla stazione di Kunming, in Cina (Weibo)
Bagno di sangue in Cina. Sabato sera almeno 28 persone sono state uccise e 113 ferite a colpi di machete, coltelli e altre armi da taglio, da un gruppo sconosciuti nella stazione ferroviaria della città di Kunming, capoluogo da tre milioni di abitanti della provincia meridionale dello Yunnan.
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«È TERRORISMO » - Lo riferisce l’agenzia ufficiale Xinhua. Cinque aggressori sono stati abbattuti dalla polizia, e almeno altri cinque risultano ricercati La tv di stato Cctv,parla esplicitamente di «violento attacco terrorista». Secondo un’altra agenzia, la Yunnan News, gli aggressori sarebbero stati uomini in divisa. Secodno l’agenzia ufficiale Nuova Cina, gli autori sarebbero terroristi uighuri, ovvero la minoranza musulmana cinesi. (Weibo)VESTITI DI NERO - L’attacco è iniziato intorno alle 9 di sera, ora locale, partendo dalla biglietteria della stazione e poi raggiungendo le sale d’aspetto . Un utente di Weib0, l’equivalente di Twitter in Cina, intorno all’ora della strage è riuscito a pubblicare questo scatto: ai piedi della scala si vedono tre uomini vestiti completamente di nero che farebbero parte del commando. Diverse immagini dell’accaduto sono comparse su Weibo, e molte sono particolarmente cruente. Diversi utenti hanno descritto gli aggressori, segnalando anche la presenza di due donne. Questi post sono stati rapidamente cancellati dalle autorità.
Il massacro di Kunming
TROPPI FERITI - La stazione di Kunming è stata immediatamente circondata dagli agenti e perquisita palmo a palmo anche con l’aiuto di cani poliziotto. Il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto agli inquirenti di non risparmiare energia nella ricerca dei colpevoli. I medici degli ospedali della zona hanno avuto non poche difficoltà a confermare il numero dei decessi «perché troppo occupati a curare i feriti», ha riferito ancora la Xinhua. 01 marzo 2014 (modifica il 02 marzo 2014)
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