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[街友爆料] PRATO惨案:我老婆ZhengXiuping是为我替工而死的,不是非法移民

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发表于 2013-12-5 13:30:03 | 看全部 |阅读模式

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本帖最后由 alexzou 于 2013-12-6 12:55 编辑

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LA STORIA
05/12/2013
“Mia moglie Zheng è morta
per sostituirmi alla macchina
Qui il lavoro non si ferma mai”

Parla il marito di una delle vittime di Prato: “Non era clandestina”

MARIA CORBI

INVIATA A PRATO

Non sono fantasmi, non sono corpi che nessuno reclama, ognuna delle vittime ha un nome, una storia, parenti e amici che li piangono. «Non siamo fantasmi», ripete chi conosce meglio la nostra lingua. «Ma forse vi fa piacere crederlo. Questa tragedia è nostra». Zhang ha partecipato alla fiaccolata, è andato a via Toscana a pregare davanti alle foto dei morti.  

Conosceva una delle donne, Zheng Xiuping, e conosce suo marito che quando è successa la tragedia era in Cina con i due figli. «Lo hanno avvertito ed è venuto sperando che si trattasse di uno sbaglio, è disperato». Una storia come tante, quella di Zheng Xiuping, che mescola disperazione, speranza, miseria. In Italia risulta clandestina ma «non lo è», dice il marito: «Non aveva ancora il permesso di soggiorno perché lo aveva richiesto a Napoli, dove aveva lasciato anche le sue impronte digitali». Ma questi, di fronte alla perdita, sono dettagli. Lo avvertono domenica sera, «un conoscente mi ha telefonato dall’Italia dicendomi che era successa una tragedia nella ditta pratese in cui lavorava mia moglie. A questo punto mi sono subito mosso per partire per Prato».

Non si dà pace il marito, avrebbe voluto esserci lui al posto della moglie. «Anche io prima lavoravo in quella confezione poi sono partito e lei mi ha sostituito in qualche modo». Si davano il cambio con Zheng a lavorare qui in Italia in modo che i figli non rimanessero soli per mettere da parte i soldi con il sogno di tutti i cinesi qui a Prato: una casa e un futuro meno misero. Nata nel 1963 nella provincia di Fujan la donna dimostrava meno anni di quelli che aveva. Taciturna, a differenza di tante sue connazionali cercava di imparare l’italiano.  

La sorella, anche lei in Italia da anni, non la vedeva quasi mai e adesso le sue lacrime sembrano voler colmare la distanza. «Lavoravamo sempre, non c’era tempo per altro». Ricorda quando la sorella le diceva che si trovava bene, che qui «i padroni erano buoni», che anche la sistemazione era calda. Fino a poco tempo fa abitava in una casa con altri connazionali, poi la decisione di stare in fabbrica per spendere meno. Era tornata da poco in Italia, Zheng, dopo una vacanza in Cina. Lavorava duro e metteva da parte ogni euro che poi spediva a casa attraverso i money transfer di via Pistoiese, come tutti qui.  

Una sua amica la piange e mentre lo fa piange se stessa. Guarda il capannone di via Toscana e scuote la testa. Anche lei lavora lì vicino e dorme in uno dei loculi di cartongesso. Conosceva Zheng? «Poco, di vista», dice in un italiano stentato tormentandosi la mano fasciata da un guanto di Hello Kitty. Un ragazzo che le sta vicina traduce: «Dice che comunque voi non sapete come stiamo in Cina e che è meglio fare gli schiavi qui. Per noi chi ci paga non è uno sfruttatore». Sfreccia vicino un potente Suv con a bordo una coppia di cinesi. Loro sono ricchi, perché? Ma nessuno risponde, alzano le spalle e se ne vanno.

Accettano di parlare solo di Zheng Xiuping perché nessuno dica che «era un fantasma». Un cinese che parla perfettamente l’italiano spiega che «è questa la cosa che li offende, il fatto che voi italiani possiate pensare che per loro questa tragedia non esiste e non esistono i morti. In questo che dite c’è del razzismo e un’idea sbagliata di noi».

La sorella racconta che qui tutti lavorano tanto. «Noi siamo abituati così». Vicino al capannone della morte, al Macrolotto, altri stabilimenti continuano a produrre vestiti che andranno in tutta Europa, caricati su di notte. Qualcuno dice «chi ku», detto cinese, ossia «mangiare l’amaro», affrontare le difficoltà, il dolore, la fatica con la speranza di giorni meno duri che per Zheng Xiuping non arriveranno più.
   LA STAMPA报PRATO12月5日消息:他们不是孤魂,不是无人认领的尸体,每一个受害者都有一个名字,一个故事,亲戚和朋友为他们哭泣。“我们不是鬼魂”参加悼念的人中会我们的语言的人念叨着。“但是或许你们很愿意这样认为。这个惨案是我们的事”ZHANG也参加了悼念活动并在VIA TOSCANA的死者照片前祈祷。
他认识其中一名女子,ZHENGXIUPING(郑秀萍-音译),也认识她老公,事发时正在中国跟俩孩子在一起。“他们通知了他并且过来希望不是真的,很绝望。”跟许多故事一样混合着绝望,希望和贫困。在意大利是无合法身份的,但是“她不是”她老公说道:“她的居留在NAPOLI申请的,在那都按过手印了。”但是这些在丧失亲人面前,都是细节。“一名熟人从意大利打电话给我说在PRATO我老婆工作的企业发生了惨剧,于是我马上就出发来PRATO了。”
这名丈夫深感自责,他宁愿死的是他而不是他老婆。“我之前也在这家加工厂工作后来我回国了而她是来替我的工的。”他跟ZHENG轮流在这意大利工作就为了孩子不会单独在国内和攒点钱,这是PRATO所有华人的梦想:一套房子一个不贫穷的将来。她出生在1963年于福建省,本人显得比年纪更轻。她不爱说话,跟她的其他同胞不一样的是她想学几句意大利语。
她的姐姐(妹妹)也在意大利很多年了,但是都不经常见面而现在泪水意图填满这段距离。“我们永远都在做工,互相都没有时间”记得她说过得挺好,而且在这里“雇主们都很好”,连安置环境也很暖和。在不久之前她是跟其他同胞住在一起的(搭铺),后来决定住在工厂里省点钱。她刚
回中国玩了一段时间后,回到意大利不久。她工作得很艰苦,跟这里所有人一样把每一块攒下来的钱都通过VIA PISTOIESE的汇款中心寄回家里。、、、、、、
他们只愿意讲郑秀萍(音译)的事因为没人说她是个“鬼魂(幽灵)”。一名意大利语讲的很好的华人解释称“、、、、、、”
她姐姐(妹妹)称这里大家都有很忙(很多工作)。“我们习惯这样了”。在死亡厂房附近,于MACROLLOTTO,其他厂房仍然在生产服装,在夜里装货并运到全欧洲。有些人说“CHI KU",中国话,也就是“吃苦--mangiare l'amaro”,面对困难,疼痛,辛苦(劳累)希望有不需要这么辛苦的一天的到来,但是对于郑秀萍(音译)来说这天再也来不了了。(太长了,中间有段未完,求帮忙)
---意大利华人街网站alexzou编译
【新闻版权归原网站所有,转帖请注明出处,转载翻译只供分享,如有出入请只看原意大利文
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 楼主| 发表于 2013-12-6 10:30:25 | 看全部
Tragedia Macrolotto, anche il proprietario italiano del capannone iscritto nel registro degli indagati
5 Dicembre 2013  Categoria: Cronaca, Primopiano

C’è un nuovo indagato nell’inchiesta sul tragico rogo di domenica al Macrolotto, costato la vita a sette operai cinesi. Anche il proprietario italiano del capannone che ospitava la Teresa Moda è stato iscritto nel registro degli indagati. Si tratta di Giacomo Pellegrini, legale rappresentante della società Mgf, cui è intestato l’immobile. Il suo nome si va ad aggiungere così a quelli dei quattro cinesi già indagati: si tratta della titolare ufficiale dell’azienda (una donna irreperibile e forse solo un prestanome) e dei tre gestori di fatto. Adesso anche il proprietario finisce sotto indagine. Sulla questione il riserbo della procura è massimo, anche se lo stesso procuratore Tony stamani aveva annunciato la posisbile novità. Il proprietario potrebbe essere stato iscritto dopo la relazioen tecnica che avrebbe evidenziato carenze strutturali nel capannone. Come ricordato in Parlamento anche dal ministro Giovannini, infatti, nell’edificio mancavano sia l’uscita di sicurezza sia i maniglioni antipanico alle porte. Carenze che, se dimostrate, sono difficilmente imputabili agli affittuari.
Intanto sono tre le vittime sicuramente identificate. Si tratta di due uomini e di una donna: Su Quifu, uomo di 43 anni, Wang Quntho, donna di 47 anni e Dong Wenqiu, anche lui uomo. Per tutti e tre l’identificazione viene considerata certa. Per le altre vittime, invece, ormai viene consideratra certa l’identità, dopo la lista consegnata dal consolato, ma ancora devono essere associati i nomi ai corpi. Tra le sette vittime, ben cinque erano clandestine in Italia.
   PRATO新闻网站消息:除了之前的四名华人因过失造成惨案导致7名华人员工死亡被调查及控告外,现在一名意大利人房东也被调查,涉嫌厂房还没完善安装安全门就租给华人,造成惨案。现在为止至少三名受害者被确认身份,是两名男子和一名女子:SU QUIFU,男,43岁;WANG QUNTHO,女,47岁;和DONG WENQIU,也还是男的。至于其他人,虽然收到领事馆提供的名单和确认了身份,但是还需要跟受害者尸体对上号。7名受害者中,共有5名在意大利是非法移民。 ---意大利华人街网站alexzou

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发表于 2013-12-5 13:42:55 | 看全部
每一个受害者都有一个名字,一个故事。
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发表于 2013-12-5 14:00:00 | 看全部
末代华侨 发表于 2013-12-5 13:42
每一个受害者都有一个名字,一个故事。

每一个受害者都有一个名字,一个故事???    但是 事情发生后 很多 事故中的幸存者 却不愿 跟警方合作 ,甚至不愿说话, 让那些死去的人 成为无名者 ,这是很凄凉的 ,无名者的 墓志铭, 因为 贫穷 而死 ,毫无尊严 。
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发表于 2013-12-5 14:09:05 | 看全部
听说福建 那边的有三个
我听个  朋友说的  是真的吗 ?
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发表于 2013-12-5 14:14:23 | 看全部
说的很好 他们不是鬼魂  他们也是每天上班十几个小时 用劳动力赚钱的人 .....
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发表于 2013-12-5 14:31:37 来自手机 | 看全部
老毛毛虫 发表于 2013-12-5 14:00
每一个受害者都有一个名字,一个故事???    但是 事情发生后 很多 事故中的幸存者 却不愿 跟警方合作 , ...

尊严。。呵呵
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发表于 2013-12-5 14:37:25 | 看全部
可怜的死者
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发表于 2013-12-5 14:39:08 | 看全部
异(意)国孤魂 无处话凄凉
相顾无言 惟有泪千行
料得年年肠断处:明月夜 短松冈

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发表于 2013-12-5 14:42:17 | 看全部
为什么不说出来呢  死的真冤
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发表于 2013-12-5 14:48:29 | 看全部
为死者默哀
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发表于 2013-12-5 14:56:42 来自手机 | 看全部
每一个人都有一个名字,都有属于他的故事!
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发表于 2013-12-5 17:12:17 | 看全部
为死者哀悼。愿他们在天堂一路走好。
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发表于 2013-12-5 17:26:02 来自手机 | 看全部
良心比赚钱跟重要。(个人观点)

来自: 华人街iPhone版
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发表于 2013-12-5 17:34:01 | 看全部
希望以后华人企业环境会有所改善,有安全隐患意识。
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发表于 2013-12-5 18:22:50 | 看全部
是的,每个人都有一个名字,他们不是鬼魂,他们的背后也有一个感人的故事,希望那个老板能站出来,负起该负的责任
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