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"Le Iene" aggredite al Centro Cina, Lega Nord: "Va chiuso"
Luigi Pelazza e la troupe di Italia 1 presi a pugni e calci durante un servizio sui giochi nocivi tra i capannoni del mercato all'ingrosso di corso Stati Uniti a Padova. Bitonci: "Abbiamo depositato un'interrogazione parlamentare per chiedere l'immediata chiusura"
Redazione17 aprile 2013
Il Centro ingrosso Cina di Padova
Un'inchiesta de "Le Iene" sulla vendita al Centro ingrosso Cina in corso Stati Uniti a Padova di giocattoli contenenti sostanze nocive si è trasformato ieri in un pestaggio in cui hanno avuto la peggio la troupe del noto programma tv di Italia1 e l'inviato Luigi Pelazza, vittime di un gruppo di cinesi ribellatisi alla registrazione del servizio.
IL PESTAGGIO. Calci e pugni sono volati tra i capannoni del mercato già a più riprese finito nel mirino di programmi di denuncia televisiva come "Striscia La Notizia" e oggetto di segnalazioni nonchè di inchieste da parte delle autorità per episodi di evasione fiscale, vendita al dettaglio e vendita di prodotti contraffatti o non a norma. La telecamera di Italia1 è finita a pezzi, mentre Pelazza e i due operatori hanno riportato botte ed escoriazioni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, riusciti a individuare e denunciare alcuni dei cinesi responsabili del pestaggio.
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE PER LA CHIUSURA. Il violento episodio ha già prodotto le prime reazioni nel mondo politico. “Abbiamo depositato un'interrogazione parlamentare per chiedere l'immediata chiusura dello spaccio cinese al centro di recenti e vecchie polemiche - riferisce Massimo Bitonci, capogruppo in Senato della Lega Nord e segretario della sezione cittadina del Carroccio - L'aggressione dimostra che dietro allo smercio illegale e alla pratica dell'evasione fiscale c'è una vera e propria organizzazione criminale, capace anche di atti violenti pur di tutelare i propri interessi”.
ASCOM: QUESTIONE DI ORDINE PUBBLICO. “Si è superato ogni limite - commenta Fernando Zilio, presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, il primo, anni fa, a puntare l’indice contro la “cittadella dell’illegalità” del Centro ingrosso Cina - A questo punto non è più solo una questione di autorizzazioni commerciali, è diventata una questione di ordine pubblico e come tale va affrontata”.
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