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发表于 2013-4-28 13:33:20
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又是Calabrese!
ROMA - E' un uomo disperato, che ha perso il lavoro e ha un matrimonio fallito alle spalle Luigi Preiti, l'autore della sparatoria davanti a Palazzo Chigi. Nato nel 1964 a Rosarno, in Calabria, l'uomo è domiciliato da circa 20 anni a Pedrosa, in provincia di Alessandria, dove faceva il muratore.
Dopo essersi trasferito in Piemonte negli anni novanta, Luigi Preiti si è sposato e la coppia ha avuto un figlio, che ora ha 11 anni. Due anni e mezzo fa Preiti si è separato dalla moglie ed ha scelto di tornare a vivere a Rosarno, con i genitori; la moglie ed il figlio sono rimasti in Piemonte e vivono a Predosa. A Rosarno l'uomo aveva trovato solo occupazione saltuaria e faceva anche dei lavori «in proprio», ma a quanto pare era entrato anche nel giro dei videopoker.
Preiti aveva anche iniziato a girare da qualche tempo in tutta Italia in cerca di lavoro, dopo la separazione dalla moglie provocata da problemi economici. L'uomo non si rassegnava alla sua condizione di disoccupato e questo lo aveva portato negli ultimi tempi a cercare dappertutto occasioni lavoro, senza però riuscirci. Situazione che aveva accentuato fortemente la sua condizione di disagio.
Secondo fonti investigative Luigi Preiti sarebbe venuto a Roma proprio con l'intenzione di compiere un «gesto eclatante». Da quanto si è appreso dai carabinieri l'uomo sarebbe arrivato nella capitale con questo intento: non è stato accertato se è arrivato già armato o se la pistola se l'è procurata a Roma.
Preiti «voleva suicidarsi» dopo aver sparato ai carabinieri «ma non c'è riuscito perché aveva finito il caricatore». Lo ha detto il neo-ministro dell'Interno Angelino Alfano parlando di un «tragico gesto criminale di un disoccupato».
Il fratello Arcangelo ha smentito che Preiti sarebbe affetto da patologie psichiche. «Fino a ieri mattina mio fratello era una persona lucida e intraprendente... Ora sento queste notizie e mi crolla tutto addosso... - ha detto all'Adnkronos - Lui viveva a Predosa, poco lontano da me. Ha perso il lavoro e si è separato dalla moglie, è padre... Problemi psichici? No, no... Da 49 anni a questa parte no...», dice Arcangelo Preiti. «Dopo aver perso il lavoro è tornato in Calabria a vivere con i miei genitori, non lo vedo e non lo sento da agosto».«Mio fratello non è né squilibrato né terrorista. Si stanno raccontando tante cose non vere» - ha poi aggiunto all'Ansa - Io non sento mio fratello da agosto, ma lui è sempre stata una persona normalissima».
«Non so cosa gli sia successo, chiediamo scusa alla cittadinanza e alle famiglie dei carabinieri - dice lo stesso fratello Arcangelo a Tgcom24 - I miei genitori quando li ho chiamati non sapevano ancora nulla, sono rimasti sconvolti e non sanno come spiegarsi una cosa del genere». «Siamo sconvolti tutti quanti non sappiamo perché è successo, si era separato dalla moglie tre anni fa e lavorava e viveva qui in Piemonte, poi ha perso anche il lavoro e viveva con i miei giù in Calabria - aggiunge - Non so come si sia procurato la pistola». «Spero che stia bene - dice ancora il fratello dell'uomo - soprattutto per i miei genitori che sono anche anziani, abbiamo già tanti problemi, ci mancava anche questo». «Siamo dispiaciuti per questi carabinieri e chiediamo scusa ai parenti - prosegue Arcangelo Preiti - L'ho visto l'ultima volta ad agosto dell'anno scorso, quando sono andato in ferie, non ho notato nulla di strano in lui».
L'ex moglie. «Sono sconvolta, non riesco ancora a credere che lo abbia fatta»: sono le poche parole con cui l'ex moglie di Luigi Preiti, Ivana, commenta la sparatoria. Separati da tempo, la donna non ha più avuto contatti con l'ex marito da diversi mesi. L'ultima volta che Luigi Preiti era stato a Predosa e l'aveva incontrata è stato lo scorso anno per la Prima Comunione del figlio, che ha 11 anni.
«Da quello che mi è stato riferito Luigi Preiti non aveva mai dato segni di disagio» - ha detto Elisabetta Tripodi, sindaco di Rosarno. Preiti non aveva mai tagliato totalmente i ponti con il paese d'origine, dove tornava, anche se di rado. In paese qualcuno lo ricorda come una persona dedita al lavoro e che, in estate, cantava nei lidi della zona.
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