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本帖最后由 alexzou 于 2014-1-1 18:24 编辑
LA STAMPA报2013年12月31日都灵消息:COLLEGNO(都灵)发生一起家庭悲剧:一名男子枪杀老婆,女儿和岳母,“因失去工作和病情而精神抑郁”然后用刀刺入胸部。事情发生在当日下午14点前于都灵省的COLLEGNO一个位于CORSO FRANCIA 226号的住家里。案件主角是DANIELE GARATTINI,57岁,曾是BENETTON公司的业务员并于3个月前被解雇。并因治疗他的丙肝而债台高筑。 他开枪杀了妻子 LETIZIA MAGGIO,54岁,和岳母DARIA MACCARI,84岁的BELLINZAGO NOVARESE(NO-诺瓦拉)人氏,以及21岁的女儿,然后用刀捅进自己的胸部使心脏破裂,全都死亡。起因或许是俩口子的争执引起的。案件由RIVOLI(都灵)的宪兵调查中。 这是又一起因经济危机(CRISI)引起的家庭悲剧、、、、、、(附上案件中4人照片)
---意大利华人街网站alexzou编译
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TORINO
31/12/2013
Collegno: uccide moglie, figlia e suocera
“Era depresso per il lavoro e malato”
Un uomo ha sparato a moglie, suocera e figlia, poi si è colpito con un coltello.
La figlia di 21 anni anche lei ferita dai colpi d’arma è morta dopo i primi soccorsi
L’assassino era un rappresentante di commercio Benetton licenziato tre mesi fa
GIUSEPPE LEGATO MASSIMO NUMA
COLLEGNO (TORINO)
Una lite in famiglia è degenerata in furia omicida. È accaduto pochi minuti prima delle 14 a Collegno, in un alloggio di corso Francia 226. Daniele Garattini, 57 anni, era un rappresentante della Benetton licenziato tre mesi fa. Era depresso, e debilitato dalle cure per l’epatite C.
Oggi ha sparato sei colpi di pistola contro la moglie, Letizia Maggio, 54 anni, la suocera Daria Maccari, 84 anni, di Bellinzago Novarese e la figlia Giulia, di 21 anni poi s’è accoltellato al petto, spaccandosi il cuore. Tutti morti. È l’epilogo di un’ennesima strage familiare con salde radici nella crisi economica che ha spazzato via sicurezza e serenità di milioni di famiglie italiane. Forse, stamane, c’è stata una discussione tra i coniugi.
La moglie, Letizia Maggio era un’impiegata della Lavazza, molto impegnata nel sociale.«Aveva collaborato con noi», racconta Gianni Pesce, ex assessore della giunta D’Ottavio. E aggiunge: «Una donna speciale che aveva contribuito in prima persona a creare un giardino per i bambini della borgata intitolato a Guido Rossa». E su Garattini lo stesso Pesce racconta: «L’ho incontrato l’ultima volta dieci giorni fa e mi ha confidato la sua sofferenza per aver perso il lavoro. Per quelli come me che lo conoscevano ormai da qualche anno era un ottimo padre di famiglia ed era inimmaginabile tanto quello che è successo quanto il fatto che detenesse in casa una pistola». Giulia frequentava l’università. c’è il sospetto che l’uomo avesse programmato da tempo l’uccisione di tutta la sua famiglia, spaventato dalle conseguenze di avere perso il lavoro, di non potere più mantenere gli studi di Giulia e il tenore di vita a cui erano abituati.
Trovare un altro lavoro, a 57 anni, è quasi impossibile e questa circostanza lo aveva fatto precipitare in una cupa depressione. Indagano i carabinieri del reparto operativo di Torino. Dopo avere ucciso i familiari, con estrema calma, Daniele Garattini ha avvisato i carabinieri: «Venite, ho ucciso tutti i miei familiari». Poi s’è conficcato un coltello da cucina nel petto, è morto poco dopo in ospedale. Niente da fare per i familiari, colpiti dalla testa e all’addome. La pistola, una calibro 7.65, era stato regolarmente denunciata. Gli investigatori hanno sequestrato il suo pc e i telefoni cellulari per controllare se, nelle memorie, sono contenuti scritti o messaggi collegati in qualche modo a quanto è avvenuto oggi.
Ieri l’uomo e la moglie avevano fatto la spesa in un market della zona per organizzare la festa di fine d’anno in famiglia. Giulia sarebbe andata invece a una festa assieme al fidanzato. Una famiglia tranquilla, serena, come tante. Sino a quando il rappresentante è tornato a casa con una lettera chiusa in una busta. Poche righe burocratiche, fine di un rapporto di lavoro durante oltre vent’anni. Non si era più ripreso e vani i tentativi di trovare un’altra occupazione. Le indagini sono coordinate dai carabinieri della compagnia di Rivoli e dal sostituto procuratore Antonio Rinaudo.
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