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[快讯] Prato华人工厂火灾,政府官员称要断绝与领事馆的沟通。多图

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发表于 2014-5-18 11:25:00 来自手机 | 看全部 |阅读模式

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本帖最后由 alexzou 于 2014-5-18 19:10 编辑

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Notizie di NEWS
Incendio al Macrolotto, Silli: “Basta, sospendo ogni rapporto con il Consolato cinese”

Durissimo il commento dell’assessore alle politiche d’integrazione del Comune di Prato Giorgio Silli, intervenuto sul luogo dell’incendio di un pronto moda cinese, attualmente in corso al Macrolotto: “E’ l’ora di dire basta. Sospendo ogni rapporto con il Consolato cinese. O…
18 Maggio 2014 ore 11:38 | 2 commenti.

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   Prato电视台2014年5月18日消息:Prato华人区一家工厂于今日上午发生火灾,有一名女子被救出,(后来称是一名华人男子)数名工人穿睡衣逃脱。其中还有多名小孩。当地政府主管怒称:够了,我们不再与中国领事馆沟通了、、、。火灾发生于9:30分,于一家华人服装公司厂房里起火的。刚得知消息人们都认为是另一起去年12.1日的via Toscana惨案。发生火灾的是位于via del Molinuzzo 在 Macrolotto 1工业区里的Aox公司,而且正好位于消防局对面。 火势也影响到了隔壁仓库/厂房,但是里面的人早就被疏散了。不可思议的是华人只顾自己逃跑都不参与救助,而且也不跟警方提供线索厂房里是否还有人在里面。火势被消防人员于12点30分左右熄灭,暂时还不确定起火原因和人员伤亡,厂房里应该是没人在里面了。根据目击者称看到许多华人穿睡衣逃跑,有消息称有两名华人,一男一女被因烟雾中毒而送医院救治,看来应该是没有人死亡也没有人受伤。火灾引来了众多人围观,VIA MOLINUZZO这段路被警方封锁了。有关方面称,一个月前这家企业已被检查过了,并让拆毁违规建筑的阁楼了。貌似本来今早晚些时候等候中国驻佛罗伦萨总领事馆的领事来视察,但是最后一刻放鸽子不来了。(这段话的原文:In tarda mattinata era attesa la visita della console cinese a Firenze che all'ultimo minuto ha dato forfait.)进一步详细消息和报道看回帖和原意大利文。     ---华人街网站Alexzou编译
【新闻版权归原网站所有,转帖请注明出处,转载翻译只供分享,如有出入请只看原意大利文】
Rogo devastante in un pronto moda al Macrolotto: uomo estratto vivo dalle fiamme. Decine di operai e bambini in fuga in pigiama – FOTO
Un grave incendio è divampato alle 9.30 in un pronto moda cinese, in via del Molinuzzo al Macrolotto 1. Un’alta colonna di fumo, visibile a distanza, si è levata dalla ditta Aox, nella strada proprio di fronte al comando provinciale dei Vigili del fuoco, i quali sono prontamente intervenuti. Si tratta di uno stanzone dormitorio, con al piano terra la parte produttiva e al primo piano i loculi. Ciò è confermato anche dai testimoni oculari che hanno raccontato come alcune decine di operai siano fuggiti in pigiama. Fra questi anche dei bambini. Un uomo orientale è stata estratto vivo dalle fiamme, attraverso una grata che dal capannone dà verso il cortile. Incredibilmente il cinese non ha voluto farsi prestare soccorso ed è scappato. Non fornendo tra l’altro alla forze dell’ordine dettagli utili sull’eventuale presenza di altri connazionali nel capannone. Non sembrerebbero comunque esserci altre persone all’interno dello spazio produttivo.
A dare l’allarme sono stati alcuni attivisti di “Prato Libera e Sicura”, che si trovavano nei paraggi ad affiggere alcuni manifesti elettorali. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, la polizia municipale e due ambulanze: una della Misericordia di Poggio a Caiano e l’altra di Prato.
Il complesso produttivo dove si trova il pronto moda interessato dall’incendio è imponente: un tempo ospitava il maglificio Cervino. Il proprietario è italiano e subito si è recato sul posto. Le forze dell’ordine l’hanno subito ascoltato per avere ulteriori dettagli.
Tanti i curiosi assembrati lungo la strada, anche per la concomitanza della manifestazione “Impianti aperti” organizzata da Asm all’interno degli stabilimenti di via Paronese. Via del Molinuzzo, invece, è stata chiusa in entrambi gli accessi. Sul luogo dell’incendio sono subito arrivati anche gli assessori Aldo Milone e Giorgio Silli (Leggi le dichiarazioni di rottura con il consolato).


17.05.2014 h 10:46


Incendio in pronto moda cinese, estratto vivo operaio. Anche mamme con bambini all'interno

Intorno alle 10.30 è scoppiato un incendio in un pronto moda cinese. Estratta viva una persona che dormiva nel capannone. Fuggi fuggi generale di cinesi, tra loro anche donne con bambini. Due cinesi si sono presentati al pronto soccorso con sintomi di intossicazione da fumo. In corso le operazioni di bonifica. Milone: "Non sono stato ascoltato". Silli: "Da questo momento sono sospesi i rapporti con il consolato"
Questa mattina, intorno alle 10.30, è scoppiato un vasto incendio nel pronto moda cinese Aox in via del Molinuzzo. Alle 12 le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco di Prato. Poco prima delle undici è stato estratto vivo un uomo (e non una donna come riferito in precedenza) dal capannone in fiamme. I vigili del fuoco hanno tagliato le sbarre di una delle finestre per farlo uscire più velocemente possibile. Era in pigiama e poco dopo essere uscito si è dileguato. Intorno alle 12.30 due cinesi, un uomo e una donna, si sono presentati al pronto soccorso con sintomi di intossicazione da fumo. Potrebbe trattarsi dell'uomo salvato dalle fiamme. Entrambi sono stati interrogati dai carabinieri. Sono in corso le operazioni di bonifica e la verifica di presenza di persone tra le macerie. Tutto fa pensare che non ci siano nè feriti nè morti, ma i vigili del fuoco stanno effettuando le ultime verifiche per averne certezza. Nel capannone infatti erano presenti molte persone al momento dell'incendio. Testimoni raccontano di aver visto scappare via dei cinesi in pigiama. Le fiamme hanno attaccato anche la ditta accanto dove erano presenti dei cinesi che fortunatamente sono stati fatti uscire velocemente. Il pensiero è andato a quella tragica mattina del 1° dicembre scorso nella vicina via Toscana quando morirono sette operai cinesi in una ditta gestita da cinesi. Ed è a quella tragedia che fa riferimento l'assessore comunale alla sicurezza Aldo Milone, tra i primi ad arrivare sul luogo dell'incendio, allertato dagli attivisti della sua lista Prato libera e sicura che erano in zona a fare volantinaggio elettorale e che per primi hanno chiamato i soccorsi. "Per l'ennesimo volta non sono stato ascoltato. Lo avevo detto sei mesi fa che Prato è in pericolo ogni giorno. Mi dispiace tantissimo essere una Cassandra". Durissimo l'assessore all'integrazione Giorgio Silli, anche lui presente sul posto: "I rapporti con il consolato cinese sono sospesi". La strada è stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni per permettere le operazioni di spegnimento da parte dei vigili del fuoco di Prato. Sul posto anche un'ambulanza della Misericordia di Prato e una della Misericordia di Poggio a Caiano, polizia municipale e carabinieri. Le guardie ambientali volontarie Riccardo Calamai e Alessandro Cai sono state tra le prime ad arrivare sul posto perchè allertate dalla colonna di fumo nero che hanno visto mentre erano impegnate nella vicina Baciacavallo. La loro testimonianza conferma che in quel capannone vivevano moltissimi cinesi. "Dal retro e dal davanti abbiamo visto uscire molto più di dieci persone, tra cui tante donne con bambini. Siamo stati qui una settimana fa per dei controlli sui rifiuti abbandonati e abbiamo visto che l'immobile è a pianta quadrata con uscite anteriori e posteriori. Entrambe sono state utilizzate dalle persone presenti all'interno per scappare. In tarda mattinata era attesa la visita della console cinese a Firenze che all'ultimo minuto ha dato forfait. Un mese fa la ditta era stata controllata dalle squadre interforze che avevano riscontrato la presenza di soppalchi abusivi di cui era stata ordinata la demolizione.
La ditta bruciata fa parte di un grande capannone di proprietà italiana che fino a qualche anno fa ospitava il lanificio Cervino. Quando l'azienda è chiusa, l'immobile è stato frazionato in tante piccole ditte, tutte gestite da cinesi. Al piano superiore sono presenti delle abitazioni da cui sono stati visti scappare dei cinesi impauriti dalle fiamme. Sono in corso verifiche sulla copertura del capannone da parte dei vigili del fuoco.
Le reazioni in città iniziano a fioccare. Tra le prime quella di Massimiliano Brezzo, segretario provinciale della Filctem Cgil: "Sono passati poco più di sei mesi dall’incendio del primo dicembre scorso e dai lutti da questo provocati.  Niente però è cambiato nel modo di lavorare e vivere all’interno del sistema illegale di produzione dell’abbigliamento sul nostro territorio.  Non poteva essere altrimenti, visto che non si è perseguito il sistema colpendolo nella sua capacità di produrre ricchezza. Un sistema nel quale la confezione è solo la fase finale, anche se più rischiosa per l’uso promiscuo dei capannoni e più conosciuta e documentata. Ribadiamo che ancora una volta manca la volontà politica di entrare nel merito del funzionamento del sistema produttivo, per colpirne la capacità di produrre ricchezza, e di mettere insieme tutte le forze attualmente disponibili per contrastarlo efficacemente."


Nadia Tarantino
Eleonora Barbieri













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 楼主| 发表于 2014-5-18 16:50:44 | 看全部

17.05.2014 h 10:46

Incendio in pronto moda cinese, estratto vivo operaio. Anche mamme con bambini all'interno

Intorno alle 10.30 è scoppiato un incendio in un pronto moda cinese. Estratta viva una persona che dormiva nel capannone. Fuggi fuggi generale di cinesi, tra loro anche donne con bambini. Due cinesi si sono presentati al pronto soccorso con sintomi di intossicazione da fumo. In corso le operazioni di bonifica. Milone: "Non sono stato ascoltato". Silli: "Da questo momento sono sospesi i rapporti con il consolato"
Questa mattina, intorno alle 10.30, è scoppiato un vasto incendio nel pronto moda cinese Aox in via del Molinuzzo. Alle 12 le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco di Prato. Poco prima delle undici è stato estratto vivo un uomo (e non una donna come riferito in precedenza) dal capannone in fiamme. I vigili del fuoco hanno tagliato le sbarre di una delle finestre per farlo uscire più velocemente possibile. Era in pigiama e poco dopo essere uscito si è dileguato. Intorno alle 12.30 due cinesi, un uomo e una donna, si sono presentati al pronto soccorso con sintomi di intossicazione da fumo. Potrebbe trattarsi dell'uomo salvato dalle fiamme. Entrambi sono stati interrogati dai carabinieri. Sono in corso le operazioni di bonifica e la verifica di presenza di persone tra le macerie. Tutto fa pensare che non ci siano nè feriti nè morti, ma i vigili del fuoco stanno effettuando le ultime verifiche per averne certezza. Nel capannone infatti erano presenti molte persone al momento dell'incendio. Testimoni raccontano di aver visto scappare via dei cinesi in pigiama. Le fiamme hanno attaccato anche la ditta accanto dove erano presenti dei cinesi che fortunatamente sono stati fatti uscire velocemente. Il pensiero è andato a quella tragica mattina del 1° dicembre scorso nella vicina via Toscana quando morirono sette operai cinesi in una ditta gestita da cinesi. Ed è a quella tragedia che fa riferimento l'assessore comunale alla sicurezza Aldo Milone, tra i primi ad arrivare sul luogo dell'incendio, allertato dagli attivisti della sua lista Prato libera e sicura che erano in zona a fare volantinaggio elettorale e che per primi hanno chiamato i soccorsi. "Per l'ennesimo volta non sono stato ascoltato. Lo avevo detto sei mesi fa che Prato è in pericolo ogni giorno. Mi dispiace tantissimo essere una Cassandra". Durissimo l'assessore all'integrazione Giorgio Silli, anche lui presente sul posto: "I rapporti con il consolato cinese sono sospesi". La strada è stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni per permettere le operazioni di spegnimento da parte dei vigili del fuoco di Prato. Sul posto anche un'ambulanza della Misericordia di Prato e una della Misericordia di Poggio a Caiano, polizia municipale e carabinieri. Le guardie ambientali volontarie Riccardo Calamai e Alessandro Cai sono state tra le prime ad arrivare sul posto perchè allertate dalla colonna di fumo nero che hanno visto mentre erano impegnate nella vicina Baciacavallo. La loro testimonianza conferma che in quel capannone vivevano moltissimi cinesi. "Dal retro e dal davanti abbiamo visto uscire molto più di dieci persone, tra cui tante donne con bambini. Siamo stati qui una settimana fa per dei controlli sui rifiuti abbandonati e abbiamo visto che l'immobile è a pianta quadrata con uscite anteriori e posteriori. Entrambe sono state utilizzate dalle persone presenti all'interno per scappare. In tarda mattinata era attesa la visita della console cinese a Firenze che all'ultimo minuto ha dato forfait. Un mese fa la ditta era stata controllata dalle squadre interforze che avevano riscontrato la presenza di soppalchi abusivi di cui era stata ordinata la demolizione.
La ditta bruciata fa parte di un grande capannone di proprietà italiana che fino a qualche anno fa ospitava il lanificio Cervino. Quando l'azienda è chiusa, l'immobile è stato frazionato in tante piccole ditte, tutte gestite da cinesi. Al piano superiore sono presenti delle abitazioni da cui sono stati visti scappare dei cinesi impauriti dalle fiamme. Sono in corso verifiche sulla copertura del capannone da parte dei vigili del fuoco.
Le reazioni in città iniziano a fioccare. Tra le prime quella di Massimiliano Brezzo, segretario provinciale della Filctem Cgil: "Sono passati poco più di sei mesi dall’incendio del primo dicembre scorso e dai lutti da questo provocati.  Niente però è cambiato nel modo di lavorare e vivere all’interno del sistema illegale di produzione dell’abbigliamento sul nostro territorio.  Non poteva essere altrimenti, visto che non si è perseguito il sistema colpendolo nella sua capacità di produrre ricchezza. Un sistema nel quale la confezione è solo la fase finale, anche se più rischiosa per l’uso promiscuo dei capannoni e più conosciuta e documentata. Ribadiamo che ancora una volta manca la volontà politica di entrare nel merito del funzionamento del sistema produttivo, per colpirne la capacità di produrre ricchezza, e di mettere insieme tutte le forze attualmente disponibili per contrastarlo efficacemente."


Nadia Tarantino
Eleonora Barbieri




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 楼主| 发表于 2014-5-18 17:26:54 | 看全部
Silli: «Interrompo le relazioni col consolato». Rossi: «Decisione sbagliata»

Le reazioni all’incendio di via del Cilianuzzo. Brezzo (Cgil): «Controllare il flusso delle merci, inutile colpire le confezioni». De Angelis e Wong (Sel) gli danno ragione












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Gli assessori Giorgio Silli e Aldo Milone




PRATO. Davanti al pronto moda Aox bruciato in via del Cilianuzzo sono arrivati assessori alla Sicurezza urbanaAldo Milone e all'Integrazione Giorgio Silli. Duri i commenti dei due assessori: «Sospenderò ogni rapporto col consolato cinese fino a quando non ci sarà una volontà tangibile e concreta di mettersi in regola» dice Silli. Uno sfogo che nasce dagli episodi di cinesi in dormitori abusivi, che non si sono placati dopo la strage del primo dicembre. Milone ha ricordato che ancora i sette operai cinesi morti nel rogo dello scorso dicembre sono all'obitorio e alcuni non sono stati neppure identificati (in realtà sono stati identificati ma si attende ancora il funerale, ndr): «Almeno dopo quella tragedia si aspettavano piccoli segnali di aiuto dal governo per questa città e non ci sono stati».
Non è d'accordo con gli assessori pratesi il presidente della Regione Enrico Rossi, secondo il quale, invece, bisogna intensificare e non sospendere i rapporti con la comunità e il consolato cinese. «E' una tragedia fotocopia che ci ricorda che, in quest'area, c'è un bubbone da estirpare - ha detto Rossi - che ha due facce: l'illegalità delle condizioni di vita dei lavoratori e la rendita dei capannoni che, anche in questo caso, è riconducibile a proprietari italiani».
«È su queste due facce dell'illegalità e della rendita - continua il presidente - che dobbiamo agire, proseguendo con forza nella direzione che abbiamo intrapreso. È un impegno, spiega, che si deve basare sul dialogo e la collaborazione. Contrariamente a chi propone di sospenderlo, è proprio sul coinvolgimento di tutti i protagonisti, a partire dalla comunità cinese e dal Consolato cinese - con cui la Regione ha avviato un dialogo concreto - che dobbiamo cominciare per risolvere il problema dei dormitori in cui divampano i roghi per l'assenza di regole minime di igiene e sicurezza. Per questo la nostra task force di mediatori linguistici e di 50 tecnici della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro si è messa al lavoro».
«Un’altra azienda cinese brucia. Ancora lavoratori vi dormivano all’interno - commenta Massimiliano Brezzo, segretario della Filctem Cgil - Sono passati poco più di sei mesi dall’incendio del primo dicembre scorso e dai lutti da questo provocati. Niente però è cambiato nel modo di lavorare e vivere all’interno del sistema illegale di produzione dell’abbigliamento sul nostro territorio. Non poteva essere altrimenti, visto che non si è perseguito il sistema colpendolo nella sua capacità di produrre ricchezza. Un sistema nel quale la confezione è solo la fase finale, anche se più rischiosa per l’uso promiscuo dei capannoni e più conosciuta e documentata. È probabile che, ancora una volta, quanti non hanno approfondito l’argomento, ci parlino di schiavitù e di tutti i vari concetti che vengono tirati fuori quando l’obiettivo è fare delle dichiarazioni e non affrontare, per risolverlo, il problema".
«Noi, Filctem Cgil di Prato - aggiunge Brezzo - da troppo tempo inascoltati abbiamo provato a dare il nostro contributo indicando gli interventi e le modalità per contrastare questo sistema vergognoso irrispettoso delle persone e del lavoro. Ribadiamo che ancora una volta manca la volontà politica di entrare nel merito del funzionamento del sistema produttivo, per colpirne la capacita di produrre ricchezza, e di mettere insieme tutte le forze attualmente disponibili per contrastarlo efficacemente. Ogni macchina, per quanto complessa, funziona trasmettendo il moto attraverso gli ingranaggi. Per impedirne il funzionamento è importante capire quale è quello che, se bloccato, impedisce tutto il funzionamento e inserirci un granello di sabbia. Per cominciare a farlo basta un uso efficace delle forze esistenti. Scommettiamo che anche questa volta tutti avranno un sacco di proposte per intervenire sulle conseguenze e non sulle cause, con la stessa efficacia di chi vuole fermare l’acqua con le mani. E questo ci avvicinerà al prossimo incendio. Speriamo senza vittime».
«È tempo di agire e di dire basta con le polemiche - sostiene Nicoletta De Angelis di Sel - Nei sei mesi successivi alla morte dei sette operai di via Toscana si e' continuato ad impersonare lo sceriffo e si è elusa l'unica cosa da fare: bloccare il sistema di arricchimento nel più vasto campo dell'illegalità economica. Occorre colpire coloro che si arricchiscono dallo sfruttamento. Occorre rivelare la realtà per cui la confezione è solo l'ultima fase del processo produttivo che, per volontà politica degli amministratori di destra, non viene controllato in ogni sua fase per non disturbare troppo i veri colpevoli dell'illegalità economica diffusa. In questo contesto le affermazioni dell'assessore Giorgio Silli, che vuole interrompere l'interlocuzione con il consolato cinese, appaiono esattamente come la cartina tornasole della volontà politica di non scomodare i responsabili». Parole dure anche di Marco Wong, candidato nelle liste di Sel: «Puntando solo sulle politiche di facciata, l'amministrazione ha trascurato la parte più importante di prevenzione e di dialogo con la comunità cinese».
"E' urgente una politica che faccia emergere queste situazioni di illegalità lavorativa - ha affermato Gisberto Gallucci candidato sindaco del Partito Umanista - e nei rapporti lavorativi, favorire l'uscita dal sommerso delle ditte e delle persone che ci lavorano, favorire la sicurezza nei luoghi di lavoro, le migliori condizioni contrattuali possibili. Finirla con l'ipocrisia fascista della repressione che ha fallito, ma adottare politiche convergenti di educazione al diritto al lavoro e alla sicurezza nei posti di lavoro del miglioramento delle condizioni economiche e lavorative di tutti stranieri e italiani. Assumere mediatori culturali con cui mettersi in relazione con la comunità cinese. Discutere la relazione tra laboratori e confezioni cinesi e aziende italiane che fanno produrre per conto terzi o che acquistano per rivendere, ridiscutendo i prezzi. Cambiare la relazione tra capitale e lavoratori, democratizzandolo per portare i lavoratori a essere compartecipi delle decisioni e dei profitti d'impresa e della sicurezza perchè non si rischiano solo i soldi del capitale ma il futuro e la vita delle persone che lavorano. Invertire la scala di valori che mette al centro il profitto, mettendo al centro la persona con le sue necessità e le sue aspirazioni, uscire dal sistema economico capitalista, costruendo un'economia umanista ".
"5 anni fa a sinistra rimasero sorpresi che proprio sulla questione cinese persero le elezioni - è il commento diSandro Ciardi della lista civica Prato con Cenni - . Sicuramente sottovalutarono l'umore popolare sul fenomeno nel nostro territorio. Addirittura per tutta la legislatura Milone era sta definito "persecutore" da Cerlesi e da molta parte della sinistra. Poi la tragedia del rogo al macrolotto e la presa di coscienza, a sinistra, del problema;
Rossi che chiedeva di aumentare i controlli e che ha promesso rinforzi (Nb dove sono?).
Oggi altro rogo ed ecco che si riscatena la sinistra e anche la Cgil, accusando il comune di fare poco per evitare queste disgrazie! Senza vergogna! Innanzitutto la Cgil che per anni di governo di sinistra a Prato non ha mai condannato apertamente la illegalità cinese, e ora vorrebbe pontificare speculando sui roghi. E poi la sinistra tutta che si dovrebbe vergognare per aver tollerato per 20 anni situazioni di degrado e illegalità in nome della accoglienza. Forse con altre risorse potevamo fare di più, ma sicuramente Cenni e Milone almeno hanno la consapevolezza di aver fatto il massimo con il loro potere. Voglio vedere se vincerà Biffoni, con SEL E Rifondazione Comunista, quali strategie più incisive di Milone svilupperanno, vorrei vedere...ma far rispettare la legalità é un'altra storia e a sinistra, almeno a Prato, questa storia non la conoscono..."

18 maggio 2014











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发表于 2014-5-18 11:37:42 | 看全部
烧 吧  ,野火烧不尽 春风吹又生  ,   
为了 利益的 追求  ,总是有人 敢于 用 生命  铤而走险的  。
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发表于 2014-5-18 11:42:11 来自手机 | 看全部
于领事馆沟通有用吗


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发表于 2014-5-18 11:55:59 来自手机 | 看全部
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发表于 2014-5-18 11:58:56 来自手机 | 看全部
本帖最后由 好记大姐 于 2014-5-18 13:06 编辑

中国领事馆是你们想沟通就能沟通的吗 。里面的工作人员是你们想见就能见到的吗

意大利政府太自大了
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发表于 2014-5-18 12:01:29 | 看全部
呵呵、

除了这两个字,实在找不到话语描述心情了
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发表于 2014-5-18 12:02:15 来自手机 | 看全部
也太不小心了吧



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发表于 2014-5-18 12:03:42 来自手机 | 看全部
alexzou发布于半小时前
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Notizie di NEWS
Incendio al Macrolotto...

怎么又是prato?
同胞们注意点,在欧洲赚点钱大家都不容易


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发表于 2014-5-18 12:17:31 | 看全部
意大利政府人员也不满领事馆的办事效率了吗?
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发表于 2014-5-18 12:30:16 来自手机 | 看全部
现在又有一段时间闹腾


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发表于 2014-5-18 12:33:38 来自手机 | 看全部
今年火灾连连。
可以认定是人为。


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发表于 2014-5-18 13:55:05 | 看全部
乱说 公司里没有哪有这么多人 还有小孩 晕死了 那些造谣的人真的晕死了唯恐天下不乱
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发表于 2014-5-18 13:59:11 | 看全部
中国驻佛罗伦萨总领馆官员正在与XXXXXX联谊会,XXXXXX商会开怀畅饮,共商中华民族伟大复兴大计,早日实现伟大的“中国梦”!
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发表于 2014-5-18 13:59:26 来自手机 | 看全部
3331122968 发表于 2014-5-18 14:55
乱说 公司里没有哪有这么多人 还有小孩 晕死了 那些造谣的人真的晕死了唯恐天下不乱 ...

你不懂就别乱说了
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发表于 2014-5-18 14:00:47 | 看全部
谁的错啊,欧元惹的祸
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