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本帖最后由 alexzou 于 2014-11-19 12:15 编辑
Cuce false etichette “Made in Italy” su abiti cinesi: imprenditore pratese pizzicato da Striscia la Notizia – Foto
18 Novembre 2014
Un imprenditore pratese che cuce false etichette “Made in Italy” su capi realizzati in Cina per conto dei clienti di pronto moda orientali. È quanto ha scoperto “Striscia la Notizia”, che nella puntata di ieri ha mandato in onda un servizio girato a Prato dagli inviati Fabio e Mingo. Un “gancio” della trasmissione, armato di telecamera nascosta, si è finto cliente di due pronto moda cinesi, manifestando loro la necessità di avere capi etichettati made in Italy. Nel primo caso il commerciante è disposto a fare il “lavoro sporco” in proprio: “Si può cambiare etichetta. Basta un giorno e costa da 20 centesimi fino a 50 centesimi a capo” spiega il giovane cinese, che poi, raggiunto in un secondo momento da Fabio e Mingo, si dà alla fuga. Ancora più particolare il secondo caso: questa volta il commerciante cinese dice al cliente che per la falsificazione delle etichette si può rivolgere ad un’altra persona: “Ti posso mandare da uno e viene lui, ti cambia le etichette…costa da 60 a 80 centesimi, ti do il numero e chiami”. Così fa il gancio di Strisci, che si trova davanti a un imprenditore, questa volta pratese doc (e questa volta il volto viene oscurato dalla trasmissione di Canale 5). “Te lo levo io il Made in China – dice l’imprenditore pratese -. Io non so niente però, eh. Sei tu che te la prendi la responsabilità. Te vieni qui, ti faccio il lavoro, mi paghi e siamo a posto. Togli questa..togli l’etichettina qui e sei a 60 centesimi”. Quando poi nella fabbrica gli si presentano di fronte Fabio e Mingo, l’imprenditore pratese resta senza parole. “E’ una cosa illegale in Italia e lei e italiano. Eppure lo fa” – incalza l’inviato di Striscia. L’imprenditore a quel punto allarga le braccia. Più esplicita l’ammissione del commerciante cinese, che aveva subappaltato la falsificazione delle etichette. Il giovane prima prova a negare l’evidenza, poi promette che non lo farà più. Nel giorno in cui le telecamere del Tg 1 erano in città per documentare il fenomeno dei capannoni dormitorio partecipando a un blitz interforze, dunque, un’altra “vetrina” nazionale poco lusinghiera per la nostra città. Ed Ezio Greggio, al rientro in studio commenta ironico: “Glazie”. Dario Zona 欧洲《华人街》编译PRATO电视台网2014年11月18日/STRISCIA LA NOTIZIA11月17日消息:昨日11月17日CANALE 5电视台的收视率挺高的STRISCIA LA NOTIZIA节目播出了一个特派记者Fabio 和 Mingo的报道,是关于中国制造的服装在PRATO改贴意大利制造标签。
借着一个‘卧底/诱饵’身上装有针孔摄录机,伪装成两个华人服装公司的客户,表达自己要贴意大利制造的标签服装。第一起事件里那名服装公司老板表示自己原意接这‘脏活’,这名华人街青年解释称:“可以换标签,只需要一天时间,每件价格从2毛到5毛不等”,接着当Fabio 和 Mingo介入采访时,就逃离了。
第二起暗访比较特别:这次的华商跟假装是客户的暗访人说,要贴假冒意大利制造的标签需要找另一个人,可以给你电话自己联系或者打电话给他你去他那里谈。 因此,STRISCIA的‘卧底’的面前就出现了另一名企业家,这次是一名普拉托当地人。(而这次在CANALE 5播出时打上了马赛克)。这名普拉托企业主他说:“我给你弄掉“中国制造”标签,但是我什么都不知道,你自己负全部责任,你来这里,我给你做这活,弄好了你再给我钱。弄掉这个……弄掉这里的标签你就需要付6毛钱每件。”
当Fabio 和 Mingo介入采访时,这名PRATO人企业主无言以对。STRISCIA特派记者发问道:“这个在意大利是违法的,您是意大利人,却也做这违法的事” 。于是这名企业主无言以对。而那名转包给别人贴标签的华商则比较明确,先是试图不承认,然后保证称不再做了。
同一天国家电视台TG1新闻报道了,该电视台全程参与拍摄的在城市里联合检查组的行动检查两家华人服装加工厂,记录了厂房作违规宿舍,黑工,因违规机器被查封扣押等、、、STRISCIA节目主持人在镜头回到直播室时,用具有讽刺意味的语气打招呼:“GLAZIE”(GRAZIE是谢谢的意思,华人普遍R卷舌音不太会)。(alexzou编译) 原文网址:Cuce false etichette “Made in Italy” su abiti cinesi: imprenditore pratese pizzicato da Striscia la Notizia – Foto e Video | TV Prato http://www.tvprato.it/2014/11/cuce-false-etichette-made-in-italy-su-abiti-cinesi-imprenditore-pratese-pizzicato-da-striscia-la-notizia-foto/
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